
Foto di gruppo al Corso di giornalismo cinofilo
MONZA (Monza-Brianza) – “Ora inizio a guardare i giornali con un occhio diverso”. Con queste parole, già dopo il primo dei due week-end di lezione, una corsista riassumeva su Facebook il senso del Corso di giornalismo cinofilo che l’Associazione di promozione Sociale “Festa del Cane Meticcio” di Seveso ha organizzato nella sede della Casa del Volontariato, a Monza.
Venti ore di lezione “full immersion”, non tanto, o non solo, per accarezzare l’idea di diventare un giorno giornalisti. Piuttosto per acquisire una “forma mentis” adatta ad applicare le regole del giornalismo alle esigenze comunicative di responsabili di club cinofili, associazioni, titolari di blog tematici o semplici curiosi.
“Non siamo una fabbrica di illusioni”, ripete Stefano Nicelli, giornalista cinofilo da più di vent’anni e docente del Corso.
“E i nostri allievi lo sanno bene. Ci sentiamo piuttosto dei ‘pionieri’ nel voler approfondire una branca del giornalismo che di fatto, oggi, a malapena viene considerata tale. Sì, perché le riviste di settore vengono perlopiù scritte da addestratori, veterinari, giudici, e raramente da ‘giornalisti tout court’; ovvero professionisti dell’informazione con una preparazione specifica sui cani”.
I risultati non sono mancati. “Sui 20 posti disponibili”, prosegue Nicelli, “a 48 ore dall’inizio del Corso avevamo 19 prenotazioni e richieste addirittura da Roma e Napoli. Poi, per motivi diversi, c’è stata qualche defezione che ha portato a 13 gli allievi effettivi: perlopiù donne, di età media intorno ai 35 anni, provenienti da Lombardia, Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia”.
Sul bilancio del Corso, poi, Nicelli non ha dubbi. Molto positivo: “Ho riscontrato entusiasmo, attenzione e impegno oltre ogni aspettativa. La stessa parte pratica, ovvero la stesura del comunicato stampa e della intervista che sono stati richiesti ai corsisti, ha dato risultati molto lusinghieri. Sono stati tutti bravi. E i piccoli errori formali che in qualche caso sono emersi, erano perlopiù riconducibili a un’inevitabile mancanza di esperienza; la stessa che di fatto ha determinato la scelta di seguire un corso del genere”.
Il segno forse più evidente del successo ottenuto da questa prima edizione del Corso, sta però nel fatto che tutti i corsisti hanno scelto di frequentare anche il relativo “modulo avanzato”, in programma a marzo 2012. Altre 20 ore di lezione, in cui la parte pratica sarà predominante, con esercizi da svolgere sia in classe che a casa. Tra questi: la simulazione di una intervista dal vivo, un lavoro di taglio e allungamento di un articolo, e la stesura di un servizio a più pagine.
Sempre nel 2012, il Corso potrebbe essere riproposto anche in altre zone d’Italia. “In ogni caso, una seconda edizione in autunno a Monza – dicono gli organizzatori – è considerata pressoché scontata”.