

L’Azienda, in entrambi gli incontri, ha confermato in toto gli esuberi previsti dal piano di crisi che prevedono un esubero di 14 dipendenti su 42 in televisione e di 22 su 44 nel giornale. Gli esuberi riguardano, in tv, 5 giornalisti, 6 impiegati tecnici e 3 impiegati amministrativi e, nei giornali, 19 giornalisti e 3 impiegati poligrafici.
Il Sindacato tutto ha posto come pregiudiziale all’avvio della discussione il ritiro dei licenziamenti e, dopo ore di confronto, l’azienda si è resa disponibile ad attivare gli ammortizzatori sociali previsti dagli accordi nazionali e regionali.
L’azienda ha comunicato la disponibilità per quanto riguarda i giornalisti del giornale “Editoriale Bologna” e della tv “Rete 7” di attivare la cigs in deroga nominativa senza rotazione.
Il sindacato dei giornalisti ha respinto con forza la proposta aziendale, che sembra ipotizzare una lista di proscrizione, e ha chiesto di rinnovare il contratto di solidarietà per ulteriori 12 mesi in scadenza a novembre 2011.
Il sindacato dei giornalisti ha respinto con forza la proposta aziendale, che sembra ipotizzare una lista di proscrizione, e ha chiesto di rinnovare il contratto di solidarietà per ulteriori 12 mesi in scadenza a novembre 2011.
L’azienda ha dichiarato di non voler più ricorrere al contratto di solidarietà, e l’incontro si è interrotto con la dichiarazione da parte aziendale di richiedere un incontro con la regione.
Per il personale tecnico televisivo e poligrafico, l’azienda invece si è detta disponibile a valutare la possibilità di fare un contratto di solidarietà così come richiesto dalle Organizzazioni stesse.
Per il personale tecnico televisivo e poligrafico, l’azienda invece si è detta disponibile a valutare la possibilità di fare un contratto di solidarietà così come richiesto dalle Organizzazioni stesse.
Pur apprezzando la disponibilità a trovare soluzioni condivise per i lavoratori poligrafici e per i lavoratori tecnici televisivi, le OO.SS ritengono inaccettabile e, quindi, non percorribile la soluzione proposta per la parte giornalistica.
Non si capisce, infatti, la rigidità da parte aziendale, in quanto la proposta del sindacato avrebbe portato, nell’immediato, alla riduzione del costo chiesto dall’azienda.
Per queste ragioni il sindacato tutto ribadisce il giudizio negativo sull’intero piano presentato e metterà in campo tutte le azioni che riterrà più opportune, in quanto non vi è traccia, all’interno del piano, su come questo gruppo intenda rilanciare la propria attività, né vi è traccia di investimenti fondamentali che si dovrebbero fare per rimanere in un mercato sempre più in competizione.
Mi spiace sentire ciò, rete 7 è una delle mie emittenti preferite.