Sulle intercettazioni Lavitola-Masi, l’Usigrai chiama ed il direttore generale, Lorenza Lei, risponde

Rai, la parola d’ordine è “discontinuità”

Carlo Verna

Lorenza Lei

ROMA – “Chiedo al direttore generale della Rai, Lorenza Lei, un solenne e pubblico impegno alla discontinuità rispetto alle parole e alle frequentazioni del suo predecessore Mauro Masi”.
Carlo Verna, segretario dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, alla richiesta aggiunge il rilancio di “un rigoroso monitoraggio di Tg e Gr auspicando, anche qui, dichiarazioni e atti evidenti di autonomia dei direttori”.
“Sia chiaro a tutti, però, che animando il movimento che abbiamo proposto, «Riprendiamoci la Rai», stiamo anche cercando di spiegare ai cittadini (in settimana saremo a Bolzano e a Cagliari) che – afferma Verna – la misura è colma soprattutto ai loro danni e che alla fine del percorso non potrà evitarsi uno sciopero-rivolta contro questo stato di cose”.
“Nauseante – a giudizio del segretario dell’Usigrai – quel che emerge sulla Rai dalle intercettazioni pubblicate da Repubblica, con interrogativi che esigono risposte. Chi rispondeva «militarmente»? Chi tramava contro l’autonomia del Tg Campania? Sappiano che l’Usigrai ha già da tempo dato mandato ad un legale di attivarsi per arrivare alla richiesta di costituzione di parte civile, le mele marce saranno denunciate anche all’Ordine dei giornalisti”.
Immediata la replica del direttore generale della Rai, Lorenza Lei. “In merito all’invito dell’Usigrai di dare segnali di discontinuità – afferma Lei – posso sottolineare soltanto che la discontinuità è dimostrata, oltre che dal mio passato aziendale, dalle mie scelte e dal mio operato”.

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