Nell’ultimo libro di Bruno Vespa, il premier attacca stampa e magistratura. L’Idv: “E’ un uomo allo sbando”

Adesso Berlusconi ce l’ha con i “porno giornalisti”

Il baciamano di Bruno Vespa a Silvio Berlusconi

ROMA – Ricoperto dalle calunnie di “porno giornalisti e porno magistrati” per quelle che, continua a assicurare, erano cene “eleganti” tra amici, Silvio Berlusconi nega di aver voluto offendere i sentimenti dei cattolici italiani. Il premier torna a parlarne nel libro “Questo Amore” di Bruno Vespa in uscita presso Rai Eri – Mondadori venerdì 28 ottobre.
Berlusconi se la prende in primo luogo con una parte dell’informazione. “Mi dispiace davvero – afferma – che le versioni fornite dai giornali di alcune cene svoltesi in casa mia abbiano potuto turbare i sentimenti di qualcuno. Ma io, cattolico, ho avuto sempre un profondo rispetto per la religione e per la sensibilità di chi la pratica.
Vivere la religiosità per me non significa solo avere una chiesa nella casa di Arcore, in cui si sono celebrati matrimoni, funerali e battesimi di miei congiunti, né sentirsi al sicuro per le preghiere di otto zie suore di Maria Consolatrice”.
“Le mie radici si saldano in quei valori cristiani e quindi umani con i quali sono cresciuto in famiglia e nell’ambiente ecclesiale della scuola salesiana, e che poi ho trasmesso ai miei figli. Valori preziosi che non sono per me negoziabili. Figuriamoci – aggiunge – dunque, se posso permettere che in casa mia si compiano atti blasfemi”.
“Ci sono decine e decine di miei ospiti – prosegue il presidente del Consiglio ribadendo quale fosse l’atmosfera degli incontri serali nelle sue abitazioni – che possono testimoniare la correttezza e l’eleganza dei comportamenti di tutti i miei invitati. Mi dispiace, ma non c’è nulla, assolutamente nulla di quel che ho fatto che non rifarei. Devono scusarsi i porno giornalisti e i porno magistrati che mi hanno ricoperto di calunnie. Non c’è mai stato in modo assoluto alcun atteggiamento che potesse offendere chicchessia e tantomeno la nostra religione, e certamente mai nessuno si è travestito da suora o vi sono stati accadimenti sacrileghi”.
“Quando qualcuna delle mie ospiti diceva: dopo cena facciamo un po’ di «bunga-bunga», si riferiva a fare quattro salti”. Il ballo non è il forte del presidente del Consiglio che, infatti, dice di non averlo mai fatto per rispetto di un “fioretto” che si è imposto da anni.
Il presidente del Consiglio smentisce, infine, di aver dato il suo numero di cellulare alle ammiratrici per il semplice motivo, rivela, che non ha un cellulare. “Tutte le chiamate passano attraverso la mia segreteria. Una volta – conclude Berlusconi – avevo anch’io un cellulare, ma non l’ho più potuto tenere da quando constatai di essere non controllato, ma ipercontrollato”.
A stretto giro la replica dell’Italia dei Valori. “Pornografia? Il premier a tempo perso è ossessionato da questa parola perché la ripete continuamente – afferma in una nota il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando – Berlusconi, che ormai in Europa è conosciuto come l’uomo del bunga bunga, è un presidente del Consiglio commissariato dall’Ue che chiede direttamente informazioni al presidente Napolitano quando vuole avere notizie sul nostro Paese”.
“E’ un uomo allo sbando che sente arrivare la sua fine politica, non ha senso del decoro e quello delle istituzioni e non rispetta le regole fissate dalla Costituzione. L’Italia senza di lui tornerà ad acquisire il rango e la posizione che le competono sullo scacchiere internazionale”, conclude Orlando. (Adnkronos)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *