
Milena Gabanelli
ROMA – “La cultura del Paese, vale per i politici ma anche per l’imprenditoria, è di avere a che fare con un giornalismo servile, sono abituati a essere coccolati. Se non avviene, i politici si vendicano”. Lo ha detto Milena Gabanelli, ospite di “24 Mattino” in vista della ripresa di Report, da domenica sera su Raitre.
“Non si accetta – ha spiegato – un certo giornalismo di critica e di inchiesta. Per alcuni politici che vengono smascherati è una cosa più forte di loro: se possono poi si vendicano”. Gabanelli è tornata sulla questione della tutela legale al programma, accordata dal cda Rai dopo una lunga discussione: “Qualcuno usa questo pretesto della tutela legale. Ma poi tutto si supera, basta rimanere fermi come dei ramarri. L’azienda ha tutto il diritto di scegliere quali programmi mandare in onda e quali no, ma Report può andare in onda solo se l’azienda ne condivide i rischi”.
Su Tremonti, la giornalista ha detto: “Il ministro è azionista della Rai perché controlla il 99,9%, ma essere azionisti non vuol dire essere proprietari della Rai. E’ il ministro di tutti gli italiani e la Rai è un servizio pubblico. Che io non sia particolarmente simpatica a Tremonti è un fatto abbastanza noto, ma non l’ha ordinato il medico di andare d’accordo con tutti. Ma è chiaro che un suo fastidio si ripercuote sulle decisioni da prendere attorno a questo programma. Io sto ai fatti: il mio contratto è stato rinnovato ai primi di settembre e solo ad agosto si è sciolta la questione sulla tutela legale. Ma il ramarro è stato fermo”.
Infine su Santoro: “Mi dispiace – ha osservato – non ci sia più. Conosco le pressioni che ha avuto, conosco le mie e immagino le sue siano state più pesanti. Alla fine lui ha scelto di andarsene perché l’aria era invivibile. Ma lo seguirò sempre e ovunque, fa un prodotto televisivo estremamente utile, interessante dal punto di vista dell’innovazione del linguaggio e dal punto di vista della vivacità della discussione politica. Mi auguro che lui, la Dandini, Saviano vengano rimpiazzati con prodotti altrettanto buoni, perché è vero che uno si massacra come vuole ma siccome è servizio pubblico ci massacriamo un po’ tutti e questo mi dispiacerebbe”. (Ansa).