Di recente aveva lavorato con la moglie, Ilaria Mura, sul caso di Melania Rea diventando confidente di Parolisi

Addio al giornalista Delitala, esperto di gialli giudiziari

Antonio Delitala

PIACENZA – “Un cronista a tutto campo, fino all’ultimo”. Ricordano così, Antonio Delitala, deceduto l’altro ieri mattina a Piacenza, dove viveva, i colleghi giornalisti che hanno lavorato con lui a Il Giornale di Vicenza, nel biennio di fine anni Novanta, quando il cronista sardo si trasferì nel Vicentino, prendendo casa a Sovizzo, per collaborare con il quotidiano.
Firma versatile di articoli di cronaca cittadina e di provincia con la passione per la “nera”.
 Delitala, sassarese, 70 anni, di recente era diventato una presenza fissa nel programma televisivo dei gialli irrisolti di cronaca “Quarto grado”, su Italia 1.
Il giornalista di recente aveva lavorato a fianco della moglie, la redattrice Ilaria Mura, inviata di “Studio Aperto”, sul caso di Melania Rea, diventando confidente di Salvatore Parolisi che dal carcere gli inviava lettere e dichiarazioni.
Il cronista, negli anni Settanta, fu inviato speciale e in seguito redattore capo della “Nuova Sardegna”. Poi giornalista in numerose testate, tra le quali Il Giornale di Vicenza. 
Giornalista sì, ma anche scrittore, autore di nove volumi in cui ha raccontato i più famosi delitti passionali della storia giudiziaria della Sardegna.
Antonio Delitala, era stato operato la scorsa settimana all’ospedale lombardo per il riposizionamento di alcuni stent coronarici. Soffriva, infatti, di problemi cardiaci da tempo.
Venerdì sera era stato dimesso. Poi un’improvvisa complicanza e il nuovo ricovero in ospedale. «Ho chiamato d’urgenza il 118. Ma non c’è stato nulla da fare» ha spiegato agli amici la moglie in lacrime.
Uscendo dalla terapia intensiva, dopo l’intervento al cuore, aveva telefonato ai colleghi sardi per dire che sarebbe stato presto di nuovo in pista per raccontare un’altra serie di delitti poliziesco-giudiziari. L.D. (Il Giornale di Vicenza).

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