Dal 25 al 27 novembre il 18° Seminario per giornalisti organizzato da Comunità di Capodarco e Redattore Sociale

Come difendersi dalle bulimie dell’informazione?

CAPODARCO DI FERMO – “Bulimie. Dalle abbuffate virtuali alla sobrietà dell’informazione” è il tema del XVIII Seminario di formazione per giornalisti che, dal 25 al 27 novembre, si occuperà dei temi del disagio e delle marginalità.
Il seminario, organizzato dalla Comunità di Capodarco e dall’Agenzia Redattore Sociale, è riservato ai giornalisti impiegati a tempo pieno, ai collaboratori free lance, agli addetti stampa di enti e istituzioni, agli studenti delle scuole di giornalismo e delle facoltà universitarie di comunicazione.
Intasano il cervello, provocano sazietà illusorie; e sono ugualmente difficili da “curare”. Sono le molte, moderne bulimie legate alla comunicazione: a come informiamo e a come siamo informati.
Dentro i vari spazi virtuali, nel rumore informativo di sottofondo, ci nutriamo in modo sempre più compulsivo di poche notizie rimasticate all’infinito, di “tempo reale”, di cronaca frammentata o seriale, di dichiarazioni, opinioni, indignati commenti anonimi. E poi di curiosità, trash, gossip, simboli, tendenze, e pubblicità…
Una abbuffata quotidiana che è, a sua volta, effetto e causa di bulimie di altro tipo, ben più radicate e oramai architravi della nostra pseudo convivenza civile: la bulimia del consumismo (anche spirituale, con un’ondata inarrestabile di trascendentale d’accatto), dei dogmi della “legge del mercato” e della crescita che non ha alternative, della “visibilità”, del narcisismo, della difesa dei privilegi e delle rendite di posizione.
Ciò interessa più o meno tutti, ma pone un grave problema ai giornalisti, i più esposti e spesso le prime vittime delle nuove bulimie, che d’altra parte contribuiscono ad alimentare e tenere vive. Come difendersi? Come tenere in funzione il filtro dello spirito critico?
La diciottesima edizione del seminario di Capodarco, nel decennale dell’Agenzia Redattore Sociale, cercherà di analizzare la forza e i punti deboli del fenomeno, evitando la demonizzazione delle nuove tecnologie e ragionando di eccessi. Per capire se sia possibile una nuova sobrietà nella vita quotidiana, ma anche nel consumo e nella produzione di informazione.
L’iniziativa, patrocinata da Ordine nazionale dei giornalisti, Federazione nazionale stampa italiana e Usigrai, è organizzata in collaborazione con: Internazionale, Lo straniero, Premio Volponi, Premio L’anello debole. Segreteria organizzativa: Tel. 0734681001; e-mail giornalisti@redattoresociale.it.
Per l’occasione, il direttivo del Sigim, il sindacato dei giornalisti delle Marche, ha istituito 5 borse di studio, pari a 210 euro ciascuna, per partecipare al seminario. Le borse di studio coprono le spese di iscrizione, vitto e alloggio per i tre giorni del corso. Gli interessati devono far pervenire la domanda alla segreteria del Sigim per lettera o via e-mail (segreteria@sigim.it) entro il 10 novembre. Lo stesso direttivo del Sigim ha stabilito per l’assegnazione un ordine di priorità: disoccupati, free lance e inoccupati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *