E’ morto a 56 anni, dopo una lunga malattia. Celebri i suoi scatti tra i bambini e i vicoli del capoluogo siculo

Palermo piange Fundarotto, fotoreporter in bianco e nero

Salvo Fundarotto

Uno degli scatti tra i vicoli di Palermo

PALERMO – Se n’è andato a soli 56 anni, dopo una lunga malattia, Salvo Fundarotto, fotoreporter tra i più appassionati e creativi di Palermo.
La sua Palermo, ritratta sempre e rigorosamente in bianco nero: le foto dei bambini di quartiere, immortalati, con il loro disincanto tutto meridionale, tra i vicoli palermitani, hanno fatto il giro del mondo. Pubblicate da quotidiani e riviste specializzate di vari Paesi.
I suoi erano scatti fatti con l’anima, viscerali. Sottile il confine tra la fotografia e la narrazione. Immagini liriche.
Salvatore Fundarotto, giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei giornalisti della Sicilia dal luglio 2002, si era formato al Laboratorio d’If, fondato, negli anni ’80, da Letizia Battaglia, Franco Zecchin e Shobha, per poi iniziare a collaborare con il quotidiano “L’Ora”.
Ma arrivarono presto, dopo un suo reportage in Messico, collaborazioni ancor più prestigiose: prima con l’Agenzia spagnola Young & Rubicam, poi con l’italianissima e celebre “Grazia Neri”.
Negli ultimi tempi, si era dedicato quasi esclusivamente alle mostre con gallerie di personaggi “rubati” al mondo della cultura e dell’arte.
Fundarotto lascia la moglie, Lia Vicari, direttrice della libreria “la Feltrinelli” di Palermo, e la figlia, Carla.

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