AREZZO – Arrestato con l’accusa di pedofilia: il giornalista e conduttore televisivo Nedo Settimelli, 68 anni, molto conosciuto nelle emittenti toscane, è stato colto in flagrante dai carabinieri, martedì notte, con un ragazzo di 14 anni, conosciuto – pare – su Facebook.
Settimelli, che fino a poco tempo fa era amministratore di Arezzo tv, dalla fine degli anni Settanta è passato per tutte le tv aretine: da Teleonda a Tva, da Reporter tv ad Arezzo tv. Ora si trova nel carcere fiorentino di Sollicciano, in attesa di essere sentito dal gip.
Su di lui un’accusa pesantissima: gravi molestie ai danni di un quattordicenne di Arezzo, i cui genitori, insospettiti, avevano presentato denuncia un mese fa. Ecco perchè in Procura, su Settimelli, c’era già un fascicolo aperto, di cui è, tuttora, titolare il pm Elisabetta Iannelli.
L’altra notte, dunque, l’epilogo della vicenda, proprio negli studi di Arezzo Tv, dove il giornalista attualmente lavora: i carabinieri hanno fatto irruzione, sorprendendolo in atteggiamenti “inequivocabili” – così nel comunicato stampa dell’Arma – con il ragazzino che, secondo i legali Alessandro Serafini e Antonio Bonacci, che rappresentano i genitori, proviene da una famiglia tranquilla e senza alcun disagio sociale.
Intanto, dalla cella del carcere in cui è stato rinchiuso, il conduttore continua a negare: “Volevo solo organizzare una festa con un gruppo di giovani”. Ma le prove contro di lui appaiono schiaccianti.
Una vicenda davvero allucinante, quella che ha per protagonista il giornalista aretino, tra i pionieri dell’emittenza privata cittadina e anche delle radio libere. Settimelli aveva, infatti, cominciato come speaker radiofonico nel 1968. Poi, a metà degli anni ‘70, partecipò alla fondazione delle prime Tv locali, dopodichè si ritrovò ad animare l’avventura di Teleonda e quella di una radio libera e storica come Radio Torre Petrarca, ormai scomparsa.