PALERMO – “E’ ridicolo aver parlato di censura a proposito della questione della rassegna stampa della Regione. Ho apprezzato il gesto di Piero Messina al quale confermo l’assoluta fiducia per il lavoro, per la lealtà e per la serietà del suo impegno”. Il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, ridimensiona il “caso ufficio stampa”, che ha animato lo scorso fine settimana ipotizzando, addirittura, il licenziamento dei 23 giornalisti di Palazzo d’Orleans.
Dopo il caso denunciato dal Giornale di Sicilia, il coordinatore dell’Ufficio Stampa della Presidenza della Regione aveva, infatti, rassegnato le dimissioni “per riportare serenità e chiarezza all’interno di un delicato ufficio e per le polemiche prive di fondamento” provocate dal contenuto di una sua mail.
Messina ha dichiarato che “l’ufficio stampa della Presidenza della Regione Siciliana non ha mai censurato niente e nessuno. Immaginare che attraverso lo strumento della rassegna stampa si sia potuto operare un meccanismo di tale natura è chiaramente una ricostruzione fuorviante e per lo meno esagerata. In questi giorni i quotidiani e i siti di informazione regionale, hanno riportato il testo di una nota da me inviata a tutti i colleghi dell’ufficio che coordino, nella quale chiedevo semplicemente di realizzare una rassegna stringata e coerente con la linea editoriale dell’Amministrazione regionale e del governo. Non credo ci sia nulla di male anche perchè il corpus integrale della rassegna stampa – un documento di circa 150 pagine – viene correttamente utilizzato all’interno dell’ufficio, archiviato e sempre disponibile per la consultazione da parte dell’amministrazione e del governo. Esistono anche problemi di natura contrattuale che la società che offre una parte del servizio, ma su questi dettagli non voglio tediare nessuno.
Va chiarito anche – ha detto ancora Messina – il concetto di linea editoriale che altrimenti resta un termine vuoto che tutto e nulla dice: si trattava semplicemente di un invito a presentare esclusivamente una selezione di testi, articoli e inchieste relativi alla politica regionale. Non posso nascondere di sentirmi ferito dalle accuse che sono state riportate, in modo scomposto e spesso offensivo, a tutti i componenti dell’ufficio stampa per una polemica secondo me priva di fondamento. Io credo che sia necessario, da parte di chi si assume la responsabilità di coordinare un ufficio pubblico dimostrare sempre e comunque la trasparenza assoluta del proprio operato.
Per questa ragione, certo di aver sempre tentato di lavorare in questa direzione, ritengo di compiere quel doveroso passo indietro, utile a riportare serenità e chiarezza all’interno di un delicato ufficio della pubblica amministrazione regionale”.
Oggi, dunque, attraverso il suo blog, Raffaele Lombardo condivide con Messina “che si faccia una rassegna stampa agile e che tenga conto anche delle cose che il governo porta avanti. Non si tratta di una linea editoriale ma di una linea politica e amministrativa che credo meritino di essere conosciute da chi legge la rassegna stampa della Regione. Una rassegna che potrebbe essere fatta in casa, visto che abbiamo in organico 23 giornalisti. Ricordo che alla Provincia la rassegna era realizzata da tre giornalisti, nell’ottica degli interessi della Provincia.
Oggi, dunque, attraverso il suo blog, Raffaele Lombardo condivide con Messina “che si faccia una rassegna stampa agile e che tenga conto anche delle cose che il governo porta avanti. Non si tratta di una linea editoriale ma di una linea politica e amministrativa che credo meritino di essere conosciute da chi legge la rassegna stampa della Regione. Una rassegna che potrebbe essere fatta in casa, visto che abbiamo in organico 23 giornalisti. Ricordo che alla Provincia la rassegna era realizzata da tre giornalisti, nell’ottica degli interessi della Provincia.
Non ha senso – sottolinea il presidente della Regione Siciliana – stampare una rassegna di 200 pagine, sarebbe un volume che nessuno leggerebbe. Credo, invece, che un gruppo di giornalisti che hanno, liberamente, la capacità di selezionare degli articoli debbano scegliere quelli che sono più utili per una classe politica che legge quella rassegna stampa nell’ottica degli interessi della Regione. Talvolta anche nella rassegna estesa sfuggono articoli di giornali che sono di grande interesse. Io stesso molto spesso vado rintracciando articoli che mi vengono segnalati via sms da qualche amico e che direttamente o indirettamente hanno un significato importante per un presidente di regione, un assessore, un deputato o un dirigente regionale.
Peraltro, al di là della selezione delle 20 pagine di rassegna, è bene – conclude Lombardo – che ciascuno di noi compri i giornali con i propri soldi oppure utilizzi quella dozzina di giornali che riceviamo quotidianamente: potremo avere il piacere di sfogliarli così da rintracciare gli articoli che riteniamo più opportuno leggere.