In attesa della fiction Rai, due nuovi libri e un dvd con un inedito autoritratto della giornalista

Oriana Fallaci che non avete mai visto

Oriana Fallaci

Mauretta Capuano

ROMA – Interviste e filmati, parole e immagini, per un autoritratto di Oriana Fallaci in presa diretta. “Ho i calli sulla punta delle dita a forza di scrivere a macchina. I facchini li hanno sui palmi delle mani, io sulla punta delle dita. E mi piacciono. Belli duri. Se mi buco lì, non sento nulla” diceva la giornalista, morta il 15 settembre 2006.
Il suo talento, la determinazione e l’energia tornano in primo piano in “Intervista con Oriana”, libro+dvd, in uscita in settembre per Rizzoli Bur Senza Filtro. Fra i più rari e introvabili, il filmato del 1961 in cui Ugo Zatterin, fra i padri del giornalismo televisivo, punzecchia Oriana mentre presenta “Il sesso inutile”.
La giornalista e scrittrice – sulla vita della quale è in preparazione una fiction Rai, prodotta dalla Fandango, che realizzerà anche un film per le sale tratto da “Un uomo” – è protagonista dell’autunno editoriale anche con il libro fotografico “Oriana Fallaci in New York – Una storia d’orgoglio” (Sperling&Kupfer), in cui il fotografo Gianni Minischetti fa dialogare la Fallaci e la Grande Mela. E torna in libreria per Rizzoli anche “La rabbia e l’orgoglio”, in occasione del decennale dell’attacco dell’11 settembre alle Torri Gemelle.
“Intervista con Oriana”, attraverso il docufilm “Oltre la rabbia e l’orgoglio”, prodotto da “La storia siamo noi” di Giovanni Minoli e una serie di filmati originali ripercorre la vita e la carriera della Fallaci. Le prime interviste, i reportage dal Vietnam, da Beirut, la scoperta e la battaglia contro il cancro mostrano il profilo di una donna e di una grande giornalista sempre in prima linea. Nei contenuti extra sono proposte le interviste più famose in cui la Fallaci racconta le nuove sfide e i libri che la assorbivano, fra cui quella del 1965 in cui parla del periodo trascorso alla Nasa. Ci sono anche i dietro le quinte con testimoni d’eccezione come Ferruccio de Bortoli, Furio Colombo e Christiane Amanpour.
“Lei, combattente irriducibile dal suo eremo americano, amava andare controcorrente. Ma da sola” dice de Bortoli. Non mancano, poi, le testimonianze di chi ha conosciuto bene la giornalista fra cui monsignor Fisichella, Francois Pelou, corrispondente della France Presse che per otto anni le fu compagno e amico e che ispirò “Lettera ad un bambino mai nato”, e la giornalista belga Christine Ockrent. Minischetti, che conobbe Oriana durante un reportage di guerra e le è rimasto amico per oltre trent’anni, mostra una Fallaci inedita in una New York piena di umanità e in scatti privati nella sua casa-rifugio, nel 1991, l’ultimo servizio fotografico per cui Oriana accettò di posare.

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