Dura condanna nei confronti del governo anche da 10 associazioni pacifiste del Paese: nuove violenze

Israele condiziona i giornalisti diffamando “Flotilla”

ROMA – Anche dallo stesso Israele si leva alta la voce di protesta contro il governo israeliano. Dieci associazioni pacifiste hanno espresso una dura condanna per la “campagna di diffamazione che il governo israeliano sta conducendo contro la Flottiglia” e hanno dichiarato di avere fondati motivi di credere che questa campagna sia il pretesto del loro governo per giustificare ulteriori atti di violenza contro gli attivisti che partecipano ad un “legittimo atto politico di protesta”.
E’ quanto riferisce in una nota Freedom Flotilla Italia, il movimento italiano di solidarietà con il popolo palestinese che partecipa, con l’imbarcazione italo-olandese “Stefano Chiarini”, al convoglio di 10 navi dirette a Gaza con aiuti umanitari.
“I pacifisti israeliani, dopo aver definito «un coraggioso atto di protesta politica» la missione Stay Human e ribadito che lo stato di Israele è obbligato, ai sensi della legge internazionale, a porre fine al suo controllo sulla Striscia di Gaza, denunciano «una pressione senza precedenti sui giornalisti internazionali, in modo da impedire loro di coprire mediaticamente la flottiglia»”, riporta ancora la nota.
Oltre al proprio governo, le associazioni pacifiste israeliane condannano “fermamente il governo della Grecia” per aver ceduto alle richieste israeliane violando il diritto internazionale in materia di “Freedom of the Seas”.
Il comunicato si conclude con la richiesta al governo di Israele di “porre immediatamente fine all’assedio e al blocco di Gaza”.
La dichiarazione dei pacifisti israeliani – sottolinea Freedom Flotilla Italia – non è rivolta al proprio governo, di cui sanno bene le intenzioni, ma alla stampa internazionale che si definisce democratica e libera”

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