Nonostante le modifiche del regolamento, resta il rischio di un’incombente censura. La parola al Parlamento

L’Agcom ci ripensa: nessuna chiusura dei siti Internet

ROMA – Via libera dell’Agcom allo schema di regolamento per il diritto d’autore sul web, che non prevede nessuna misura di inibizione per l’accesso ai siti. Il provvedimento – approvato dal consiglio dell’Autorità ha approvato a larga maggioranza (7 sì, un no e un astenuto) – sarà sottoposto a una consultazione pubblica di 60 giorni dalla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, “con l’obiettivo di acquisire tutte le proposte e le osservazioni dei soggetti interessati e di consentire così un’occasione aggiuntiva di confronto puntuale sul testo”.
“Come volevasi dimostrare il tutto era già stato deciso. Con il solo voto contrario di Nicola D’Angelo e l’astensione di Michele Lauria, l’Agcom ha approvato lo schema di regolamento sul diritto d’autore. Qualche modifica c’è stata, parrebbe. Per rimuovere i contenuti verrebbero fatti alcuni «warning». Il periodo del contraddittorio passa a 15 giorni, anziché i 5 previsti. Poi, però, incombe la censura”.
Lo afferma il sen. Vincenzo Vita, vicepresidente Pd della commissione Cultura.

“E rimane intatto l’abnorme problema delle competenze, profilandosi un vero e proprio conflitto di attribuzione – aggiunge – Chi di noi lavorò sulla legge 249 del 1997, istitutiva dell’Autorità, sa bene che sul tema dei diritti un organismo di «alta amministrazione» ha dei limiti intrinseci, se manca una legge primaria. Abbiamo chiesto – conclude Vita – di poter ascoltare in Parlamento Corrado Calabrò per spiegare alle Camere quali sono le intenzioni reali alla fine della consultazione. Comunque, oggi è un brutto giorno per la libertà della Rete. E a quest’ultima ora – e al Parlamento – che deve passare la parola”. (TMNews)
Nello schema di regolamento sul diritto d’autore, due gli elementi chiave: ci sarà la consultazione pubblica e nessuna inibizione dell’accesso ai siti web, come, invece, da più parti era stato temuto alla vigilia della riunione. L’Agcom ha deciso, inoltre, misure per la promozione legale e a costi ridotti dei contenuti digitali, e sarà possibile il ricorso al giudice in ogni fase della procedura.
Quanto ai siti esteri, prima ci sarà il richiamo, poi la segnalazione alla magistratura. Verrà attivato, inoltre, un Tavolo tecnico al quale saranno invitati a partecipare tutte le categorie interessate e le associazioni di consumatori e utenti.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò, per il quale sono state “eliminate ambiguità e possibili criticità”, e ora c’è spazio per un “confronto a tutto campo”. (Agi)

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