Don Luigi Ciotti nell’incontro “Informare in Calabria” al festival dei libri sulle mafie

“Contro la mafia più sapere e informazione”

Don Luigi Ciotti

LAMEZIA TERME (Catanzaro) – “Se c’è un peccato oggi è la mancanza di sapere”. Lo ha detto Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, ospite del primo incontro dal titolo “Informare in Calabria”, che ha aperto la rassegna “Trame, festival dei libri sulle mafie” (fino al 26 giugno a Lamezia Terme).
“La cultura dà gli strumenti per essere più liberi – continua Ciotti – solo la conoscenza permette di rispondere e difendersi. Basta parlare di solidarietà, ma atti concreti”.
Nel cortile del settecentesco Palazzo Nicotera, con Ciotti e Lirio Abbate, direttore dell’Espresso, sono intervenuti sei cronisti calabresi di spicco nella lotta alla ‘ndrangheta per un confronto sul tema “mafia e informazione”: Giuseppe Baldessaro, giornalista de Il Quotidiano della Calabria, Manuela Iatì, giornalista di Sky, Arcangelo Badolati, caposervizio della Gazzetta del Sud, Pietro Comito, giornalista di Calabria Ora, Filippo Veltri, di Ansa Calabria, Lucio Musolino, giornalista de Il Fatto.
“In Calabria non si fanno i giornali per vendere giornali”, così Lucio Musolino interviene nel dibattito e aggiunge “c’è troppa antimafia nelle targhette.
Non è solo la “ndrangheta a condizionare l’informazione ma anche la massoneria”.
Il discorso si sposta sulla vita di redazione con Giuseppe Baldessaro che commenta: “Nelle redazioni c’è molta energia, voglia di fare, cose che danno fastidio alla criminalità organizzata. Per difenderci dai loro veleni dobbiamo essere ancora più bravi e presenti”.
E infine si discute di nuovi pericoli, come il fenomeno della contaminazione mafiosa all’interno degli ordini professionali e non meno in quello dei giornalisti: “Oggi la mafia si infiltra anche nell’antimafia”, conclude Lirio Abbate.
Il Festival dei libri sulle mafie, è organizzato dal Comune di Lamezia Terme e dall’Assessorato alla Cultura, in collaborazione con ALA, Associazione Antiracket Lamezia, ed è realizzato con il patrocinio di AIE, Associazione Italiana Editori,  sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura.

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