MILANO – “Il Corriere della Sera ricerca giovani redattori da inserire nelle proprie redazioni giornalistiche”. Non è uno scherzo. Nell’edizione di ieri del quotidiano di via Solferino, un’inserzione che annuncia “progetti di sviluppo e di crescita della Testata, offrendo un valido contributo anche multimediale”.
Quanto ai requisiti, “potranno candidarsi alla selezione i giornalisti professionisti in possesso dei seguenti requisiti: laurea triennale/specialistica/vecchio ordinamento; diploma rilasciato dalle scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine dei giornalisti (purché acquisito dopo il conseguimento della laurea); iscrizione all’Albo dei giornalisti; fluente conoscenza di almeno due lingue straniere; buona capacità di utilizzo dei principali software applicativi in ambiente Windows; esperienza pregressa in ambito giornalistico di almeno un anno, con ottima conoscenza e utilizzo corrente di canali multimediali e online (video, blog, forum, social network…)”. Quindi, un link per la presentazione delle candidature: http:/lavoraconnoi.corriere.it
Non sono specificati né il numero dei posti disponibili, né con quale rapporto di lavoro i “giovani redattori” verranno inseriti nelle redazioni giornalistiche del Corsera. Certo è che se, da un lato, può apparire encomiabile la scelta di offrire opportunità di lavoro ai giovani professionisti, dall’altro appare provocatoria nei confronti dei 120 giornalisti delle edizioni locali che attendono “risposte a tutela della loro dignità professionale e non sono, quindi, più disposti a tollerare il palleggio di responsabilità tra l’azienda Rcs quotidiani e le società editrici delle edizioni locali da Rcs quotidiani controllate, tra esse e il direttore del Corriere della Sera e i direttori delle edizioni locali”. Senza contare la spinosa questione dei 72 giornalisti degli otto periodici del gruppo Rcs.
Cosa ne pensano il Cdr del Corriere della Sera, l’Associazione Lombarda Giornalisti e la Fnsi? Finora non abbiamo registrato alcun intervento. Possibile che nessuno abbia letto il più autorevole giornale del nostro Paese?
Un’inserzione promette l’inserimento in redazione, ma in 192 attendono ben altre risposte