BERGAMO – La Polizia di Stato sta indagando a seguito di una denuncia presentata da una troupe di Mediaset, circondata ed aggredita verbalmente da una ventina di tifosi dell’Atalanta. L’episodio è avvenuto oggi, verso le 14, nei pressi dello Stadio “Atleti Azzurri d’Italia”, quando una giornalista e due cameramen, giunti a Bergamo per effettuare un servizio sul calcioscommesse che ha investito anche il club nerazzurro, si è vista circondare e minacciare dagli ultrà, tanto dea essere costretta ad andarsene.
Gli ultrà avrebbero motivato il gesto come una reazione alle notizie relative all’inchiesta condotta dalla procura di Cremona che vede il capitano dell’Atalanta, Cristiano Doni, tra gli indagati per presunte ”combine” legate ad alcune partite giocate dalla squadra nerazzurra. Doni, avrebbero detto gli ultrà, “è indagato e non colpevole”.
Lo stesso giocatore, in un comunicato all’Ansa si dice estraneo ai fatti che gli sono contestati: ”Alla luce delle notizie di stampa relative ad un suo coinvolgimento nelle indagini di Cremona – si legge nella nota – Cristiano Doni, nella certezza di aver sempre agito nel rispetto delle regole, ripone la massima fiducia negli organi di giustizia ordinaria e sportiva che è certo appureranno la sua assoluta estraneità a ogni fatto in contestazione”.
Gli ultrà avrebbero motivato il gesto come una reazione alle notizie relative all’inchiesta condotta dalla procura di Cremona che vede il capitano dell’Atalanta, Cristiano Doni, tra gli indagati per presunte ”combine” legate ad alcune partite giocate dalla squadra nerazzurra. Doni, avrebbero detto gli ultrà, “è indagato e non colpevole”.
Lo stesso giocatore, in un comunicato all’Ansa si dice estraneo ai fatti che gli sono contestati: ”Alla luce delle notizie di stampa relative ad un suo coinvolgimento nelle indagini di Cremona – si legge nella nota – Cristiano Doni, nella certezza di aver sempre agito nel rispetto delle regole, ripone la massima fiducia negli organi di giustizia ordinaria e sportiva che è certo appureranno la sua assoluta estraneità a ogni fatto in contestazione”.
