Il Presidente del Consiglio sostiene di essere stato “l’editore più libero del mondo”

Berlusconi: “Mai pressioni o telefonate ai giornalisti”

Silvio Berlusconi

ROMA – “Sono stato l’editore più libero del mondo”. Il premier Silvio Berlusconi getta acqua sul fuoco, nel corso di una conferenza stampa, stamani a Palazzo Chigi, a conclusione del Consiglio dei ministri. “Al massimo”, ha spiegato Berlusconi, “ho sostituito qualche direttore che non si adeguava alla linea editoriale”, “ma non sono mai intervenuto direttamente sui giornalisti”. “Io non telefono mai a nessuno”, ha aggiunto, riferendosi alle sue celebri telefonate ai programmi televisivi.
“C’è qualcuno di voi che ha ricevuto telefonate da me?”, ha continuato con un sorriso. “A questo punto avrei una battuta da fare, ma siccome mi hanno detto di non fare più battute – ha concluso – me la tengo”. La precisazione di Berlusconi nasce dall’esigenza, avvertita dal presidente del Consiglio di far sapere di non aver nulla a che fare con le critiche che alcuni giornali della sua famiglia hanno rivolto al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Critiche anche durissime, per le quali da più parti è stato avanzato il sospetto di una “regia” dell’uomo di Arcore.
“Hanno attribuito a me – ha detto, in particolare, Berlusconi – uscite di giornali come Panorama, ma io sono l’editore più libero del mondo, non sono mai intervenuto sui giornalisti e ho sempre lasciato la massima libertà, lo vedete sulle tv e sui giornali anche ora che non ci sono più”.

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