Ore d’angoscia per il noto e apprezzato giornalista televisivo, sotto i ferri dopo un ictus

Rai, Mediaset, La7, Sky: tutti al capezzale di Sposini

Lamberto Sposini

ROMA – Continua la lotta per la vita di Lamberto Sposini: il noto giornalista televisivo è, al momento, sotto i ferri, al Policlinico Gemelli di Roma, dove era stato trasportato, qualche ora fa, dopo un primo ricovero d’urgenza in un altro ospedale romano, il Santo Spirito. Secondo quanto si apprende, si tratta di un intervento di neurochirurgia per tentare di arginare la grave emorragia cerebrale che lo ha colpito nel primo pomeriggio di oggi, poco prima di iniziare la diretta tv su Raiuno.
Al capezzale di Sposini si è recato, tra i primi, Enrico Mentana. Visibilmente teso il direttore del Tg La7 che, con Sposini, ha condiviso l’avventura del Tg5; non ha rilasciato dichiarazioni all’uscita dall’ospedale. Mentre sono stati il direttore del Tg5, Clemente Mimun, e il vice, Andrea Pucci, dopo aver atteso l’esito della visita del conduttore al Pronto soccorso del Santo Spirito, ad accompagnare  al ‘Gemelli’ i congiunti di Sposini: la figlia Francesca e Sabina Donadio, dalla quale il giornalista ha avuto una bambina.
Al Gemelli sono stati, quindi, raggiunti da Luciano Onder, curatore delle rubriche mediche del Tg2, Massimo Giletti, Bruno Vespa, Lucia Annunziata, dal direttore di Sky Tg24, Emilio Carelli. Già arrivati, Mara Venier e il presidente della Rai, Paolo Garimberti.
“E’ stata una cosa tremenda”, ha spiegato Garimberti uscendo dal Pronto soccorso del Gemelli. L’incidente è accaduto “un momento prima di andare in onda, Lamberto in quell’istante stava pensando soltanto alla trasmissione. Lamberto è un simbolo della Rai, sono a fianco dell’ex moglie, della figlia e della compagna di banco della figlia che in questo momento sono qui e sperano insieme a noi. L’operazione non dovrebbe essere ancora iniziata. Spero di rivedere questo grande professionista presto in Rai e, comunque, sugli schermi”.
Colpito dalla tragica vicenda anche il conduttore di ‘Porta a Porta’: “E’ una faccenda difficile da dimenticare anche perché Lamberto stava benissimo”, ha detto Vespa uscendo dal Gemelli.
Intanto, a respingere al mittente le accuse di ritardo nei soccorsi, è Livio De Angelis, direttore della centrale operativa 118 della capitale: “Abbiamo ricevuto la chiamata e inviato sul posto non solo l’ambulanza, ma anche un’automedica con un’equipe esperta a bordo. Dal momento che le ambulanze più vicine erano impegnate in altri interventi, come testimoniano i tabulati che siamo pronti a mostrare, è stata inviata in Rai un’ambulanza da una postazione limitrofa, che è arrivata dopo 19-20 minuti dalla chiamata. Qui da noi è tutto registrato, e fanno fede le registrazioni”.
“Siamo prontissimi a mostrare tabulati e registrazioni, – ha dichiarato De Angelis ad AdnKronos Salute – non so perché qualcuno parli di soccorsi arrivati dopo 40 minuti”.

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