Lo dicono i dati e l’aumento degli iscritti. Lo hanno ribadito presidente e direttore

In Calabria la Casagit c’è

Da sin: Francesco Matteoli, Daniele Cerrato, Luisa Lombardo e Carlo Parisi

REGGIO CALABRIA – In Calabria la Casagit c’è. E funziona. Lo dicono i dati, i soci iscritti e lo hanno ribadito il presidente della Cassa autonoma di assistenza integrativa dei giornalisti italiani, Daniele Cerrato, e il direttore generale, Francesco Matteoli, nell’incontro tenutosi, stamani, nella sede del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, che ospita anche la Consulta regionale Casagit.
Un concetto illustrato chiaramente dal segretario regionale del Sindacato dei Giornalisti, Carlo Parisi: “La Calabria ha, da anni, un ruolo decisivo negli organi di categoria, Fnsi, Inpgi e Casagit, in virtù dell’aumento dei giornalisti iscritti e di quelli contrattualizzati, in netta controtendenza a quanto avviene nel resto d’Italia. In particolare – ha sottolineato Parisi – per quanto concerne la Cassa sanitaria, la Calabria è passata da uno a due consiglieri nazionali, Pierpaolo Cambareri e Luisa Lombardo, fiduciario regionale della Casagit, che è anche tra i cinque componenti del Coordinamento ristretto dei fiduciari”.
“Se il sistema funzionasse ovunque come accade in Calabria – ha aggiunto il presidente, Daniele Cerrato – si risparmierebbe tempo, denaro e saremmo tutti più felici, soci e dirigenti”.
La ricetta è semplice per Cerrato: “Per avere una buona assistenza sanitaria, occorrono una consulta che lavori correttamente ed il rispetto delle regole da parte degli assistiti: né più, né meno di quanto avviene in qualsiasi altra assicurazione, dove, per aver diritto al rimborso, si presenta la documentazione richiesta nei tempi e nei modi stabiliti. Che, per la Casagit, significa: entro tre mesi. Non dopo due anni”.
Un fattore non da poco, quello di promuovere e rafforzare la cultura della corretta collaborazione tra ente di assistenza e assistito, per una Cassa sanitaria che sta cercando – riuscendoci, stando ai dati sfornati dal direttore Matteoli – di riportare ad un confortante pareggio la retta dei rimborsi da erogare (uscite) con quella delle quote percepite (entrate) da soci contrattualizzati, volontari e pensionati che rappresentano più del 25% degli iscritti.
Il totale? Ammonta a 52.756 giornalisti iscritti nel 2010, a fronte dei 52.820 del 2007. Dell’esercito di soci Casagit censiti lo scorso anno, 2978 sono contrattualizzati, sono, cioè, i soci attivi; 2997 i volontari; 2350 i familiari a carico del socio iscritto; 1886 i pensionati. Soci, e relative prestazioni, che costano alla Cassa “circa 70 milioni di euro l’anno”, ha spiegato il direttore Matteoli, che ha anche rassicurato i colleghi (numerosi quelli che hanno partecipato all’assemblea odierna) sul prossimo futuro.
“Il nostro bilancio – ha detto Matteoli – sarà in equilibrio fino al 2017 e, sulla base del bilancio 2009, possiamo tranquillamente dire che avremo soldi per pagare le prestazioni ai soci almeno fino al 2019”.
Una politica di ricostruzione, come quella dell’Inpgi, che, però, non fa tagli alla salute, come si è premurato di sottolineare Cerrato: “La nostra è e deve essere una gestione al risparmio, ma sulle prestazioni serie, quelle in cui ci si gioca la pelle, non solo non abbiamo tagliato, semmai abbiamo ampliato la percentuale di rimborso”.
Il riferimento è documentato: più 45% sul rimborso dei trattamenti oncologici.
Un altro dato, affatto secondario nella scala di gradimento dei soci Casagit: presidente e direttore prevedono di attestarsi, nel medio periodo, su una tempistica pari a 45 giorni, contro i 90 di qualche tempo fa. Parliamo, naturalmente, dei tempi di effettivo rimborso all’assistito che, attualmente, ruotano attorno ai 60 giorni.
E poi, naturalmente, le convenzioni, in cui la Casagit vuole essere protagonista (a Reggio Calabria, è stata appena definita quella, in forma diretta, con il Centro Polispecialistico De Blasi, diretto dal dottor Edoardo Lamberti Castronuovo): “In Italia sono 19 le strutture convenzionate direttamente con Casagit, il che significa che il socio entra e si fa erogare la prestazione, senza mettere mano al portafoglio. E’ questa, come è facile intuire, la tipologia di convenzione che ci interessa e che miriamo ad incrementare, per dare sempre più e meglio ai nostri assistiti”. Parola di direttore.

Un commento:

  1. Caro Carlo,
    anche questa diventa una occasione per complimentarmi, a nome dei colleghi vibonesi, per l’attività promossa dal Sindacato.
    L’incontro di ieri con Cerrato conferma la validità dell’iniziativa Casagit in Calabria (ed in questa direzione merita un plauso, per il suo caparbio e intelligente impegno, la collega Luisa Lombardo).
    Credo che la nostra regione, sul piano dell’offerta dei servizi assistenziali, sia diventata ormai competitiva con le altre.
    L’intervento di Cerrato si è rivelato, infatti, una testimonianza di grande effetto, se è vero che esalta la tua capacità e la tua eccellente guida che diventa, ogni giorno di più, un serio e concreto stimolo per la categoria che vede sempre più vicino il sindacato.

    Peppe Sarlo

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