La giornalista prende servizio “per senso di disciplina” ma non depone le armi

“Promozione” beffa per Tiziana Ferrario

Tiziana Ferrario

ROMA – Il direttore del Tg1, Augusto Minzolini, reintegra Tiziana Ferrario “promuovendola” caporedattore di “Uno Mattina”. Un ruolo, quello delle 5 del mattino, che non solo esclude ogni possibilità di conduzione ma, per la giornalista, suona come una beffa, considerato che il programma ha già un altro capo redattore e addirittura un capo redattore centrale.
La giornalista prenderà servizio “per senso di disciplina”, ma non depone certo le armi, supportata dal Comitato di redazione che, attraverso i componenti Alessandro Gaeta e Alessandro Mancuso, denuncia che “il provvedimento è stato adottato d’imperio, senza alcuna consultazione della collega” e, pertanto, “il sapore della decisione del direttore appare punitivo e non rispettoso del percorso professionale della collega che, comunque, ha già il trattamento da caporedattore dal 1998”.
Dal canto suo, il direttore Minzolini si difende sostenendo di aver ricevuto dalla Ferrario ben tre rifiuti alle proposte di super inviata per eventi internazionali importanti, corrispondente da Madrid e caporedattore a Milano. Proposte, denuncia, invece, Tiziana Ferrario “mai ricevute”.
La giornalista, forte della sentenza del Tribunale di Roma, insiste dunque nel rivendicare il reintegro nelle mansioni di conduttrice del Tg1 delle 20 e di inviata speciale per i grandi fatti, sottolineando che il direttore del Tg1 insiste nel non rispettare l’ordinanza dei giudici e nel non concordare  il suo utilizzo all’interno della redazione.
Sulla vicenda si registra l’intervento del capogruppo dell’Italia dei Valori in commissione di Vigilanza, Pancho Pardi, che esprime “tutta la solidarietà a Tiziana Ferrario, che solo per essere stata reintegrata dal giudice del lavoro contro il volere di Minzolini, ha subito una ritorsione proprio dal suo direttore.
Il direttore di una testata – ricorda Pardi – ha nei suoi compiti quello di definire gli organigrammi e le mansioni, ma in questo caso ci si trova di fronte a una sentenza che prevede altro e che Minzolini è tenuto a rispettare. Da commissario di vigilanza – aggiunge Pardi – il mio compito non è comporre le redazioni dei tg, ovvio.
Piuttosto, invitare la direzione del Tg1 ad adempiere ai dispositivi delle sentenze, garantire i diritti dei lavoratori e degli ascoltatori ad essere informati liberamente e con completezza. Tutti diritti che la Ferrario ha interpretato con cura, e forse è per questo – conclude il senatore Pardi – che viene messa al bando dal direttorissimo”.

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