Cpo Fnsi in piazza “per manifestare contro chi tenta di ridurre l’universo femminile a tappezzeria”

Le giornaliste non avallano la cultura sessista

Lucia Visca

ROMA – La tutela della dignità e della professione giornalistica ha come elemento imprescindibile il rigetto di una visione degradata della donna, del suo ruolo e del suo valore. Non intendiamo avallare una cultura sessista, legittimata dall’atteggiamento generale (e non da oggi) di parte della politica, dell’opinione pubblica e dei media, che deturpa e svilisce l’immagine delle donne italiane.
Noi preferiamo la “d” di donne, dignità, deontologia, diritto/dovere del fare e ricevere informazione. In un mondo, quello mediatico, dove il fattore “d” (donne) non è che brilli spesso sia per come è presentato sia per lo spazio (poco) che ha nei vari giornalismi.
Per questo oggi anche le giornaliste indossano la sciarpa bianca della dignità per manifestare contro chi tenta di ridurre l’universo femminile a tappezzeria nelle serate gaudenti di qualche potente o in trasmissioni televisive concepite per addormentare le coscienze. Le donne sono altro, per fortuna. Ed è questo altro che come professioniste dell’informazione vogliamo raccontare sui media: la vita vera di chi deve ancora combattere per affermare la propria identità, ottenere pari dignità di carriera e pari salari, conciliare i tempi di lavoro e di cura familiare.
E’ pensando a queste storie di donne, troppo spesso non rappresentare dai media, che, come Commissione pari opportunità della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, diamo la nostra piena adesione alla manifestazione in piazza del Popolo per la dignità di tutte le donne italiane.

Donatela Alfonso, coordinatrice Cpo Fnsi
Lucia Visca, presidente Cpo Fnsi

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