Domani a Roma, nel salone della Fnsi, assemblea nazionale prendendo spunto dal caso Inps

Legge 150: cos’è cambiato negli uffici stampa

La manifestazione degli addetti stampa Inps, il 1° ottobre scorso

ROMA – La Fnsi e l’Asr hanno sempre considerato la vertenza Inps uno snodo importante per il pieno riconoscimento dell’attività sindacale dei giornalisti negli uffici stampa pubblici che si battono per la piena applicazione della legge 150/2000 e della 388/2000 che obbliga, per chi fa informazione, le amministrazioni pubbliche all’apertura delle posizioni contributive presso l’Inpgi. La sentenza della magistratura, che premia il duro lavoro dei colleghi e del sindacato dei giornalisti, apre nuove prospettive per l’intera categoria e, in particolare, impegna l’Inps a riprendere quel costruttivo dialogo inspiegabilmente interrotto nel bel mezzo di un percorso riformatore.
In questo senso l’appuntamento nazionale degli uffici stampa, indetto per domani, venerdì 28 gennaio (ore 10.30) a Roma presso la Fnsi (sala Tobagi), sulla situazione della più generale questione dell’applicazione della legge 150 nel pubblico impiego e della vertenza Inps, assume un’aspettativa ed un significato davvero particolari. L’Assemblea nazionale degli addetti stampa pubblici e privati si aprirà, alle ore 10.30 con la relazione del segretario generale aggiunto della Fnsi, Giovanni Rossi, che relazionerà sul tema “Cosa è cambiato nella pubblica amministrazione dopo la legge 150”.
Seguirà, alle ore 11, l’intervento del Commissario straordinario dell’Aran, Antonio Naddeo, su “Profilo professionale: perché dieci anni di stallo”. Alle ore 11.15, il vicepresidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Enrico Paissan, tratterà il tema “L’Ordine a tutela della dignità professionale e deontologica”, cui seguirà, alle ore 11.30, l’intervento di Toni Baldi, componente del Cdr dell’ufficio stampa nazionale dell’Inps, su “Anni di incomprensioni e di vero e proprio mobbing”.
Alle ore 11.45, il rappresentante Rsu dell’Inps nazionale parlerà su “La solidarietà fattiva della rappresentanza unitaria”, mentre alle ore 12 l’avvocato Bruno Del Vecchio, consulente della Fnsi, interverrà su “La sentenza del giudice del lavoro: un giudizio epocale”. Il programma prevede, inoltre, alle ore 12.15 l’intervento delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Ugl e di altre rappresentanze, sul tema “Lo spinoso tema della rappresentatività”; alle ore 12.45 l’intervento del vicedirettore dell’Inpgi, Mimma Iorio, su “La forte presenza degli uffici stampa nella gestione dell’Istituto”; alle ore 13 l’intervento del segretario generale dell’Associazione Comunicatori pubblici, Alessandro Rovinetti, su “Comunicatori pubblici e giornalisti da sempre in campo nella lotta comune”; alle ore 13.15 gli interventi di alcuni giornalisti sul tema “Storie di ordinaria mala amministrazione pubblica” ed alle ore 13.45 l’intervento del segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, che concluderà i lavori.
All’iniziativa sono stati invitati il presidente e il direttore generale dell’Inps, esponenti istituzionali, politici, sindacali e organizzazioni della società civile.

Un commento:

  1. Era ora che se ne riparlasse, basta con questo mobbing negli uffici stampa pubblici, per non parlare di quel che fanno negli enti pubblici economici come in alcune note agenzie certo non di stampa … ma di immobili.

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