
Inoltre, il prospettato taglio di sei redattori per ognuno dei due quotidiani non sembra al sindacato il modo migliore per un rilancio delle due testate, entrambe leader nelle rispettive aree di diffusione. Ancora una volta si investe solo sulle macchine, si indeboliscono le redazioni, pensando forse che il cambio di formato, grafica e sistema editoriale sia da solo sufficiente a rafforzare i due giornali.
L’edizione di Gorizia è per il Messaggero Veneto presenza qualificante, una voce importante che da oltre cinquant’anni contribuisce al pluralismo dell’informazione in un’area particolare della regione. L’appello del sindacato è volto anche a tutelare i tanti collaboratori goriziani e isontini della testata, vero anello debole della catena, che dopo anni di sacrifici rimarrebbero senza lavoro.
L’Assostampa Friuli Venezia Giulia, segnala, fra l’altro, all’editore che, se anche solo una parte dei collaboratori storici del giornale (persone che arrivavano a scrivere anche 1500/2000 articoli all’anno…) fosse costretta a tutelarsi in altra sede, e in quella sede vedesse rinosciute le proprie ragioni, il piano di risparmi fin qui architettato verrebbe di fatto annullato. Il buon senso dovrebbe dunque portare tutti a valutare meglio la complessa questione.
L’edizione di Gorizia è per il Messaggero Veneto presenza qualificante, una voce importante che da oltre cinquant’anni contribuisce al pluralismo dell’informazione in un’area particolare della regione. L’appello del sindacato è volto anche a tutelare i tanti collaboratori goriziani e isontini della testata, vero anello debole della catena, che dopo anni di sacrifici rimarrebbero senza lavoro.
L’Assostampa Friuli Venezia Giulia, segnala, fra l’altro, all’editore che, se anche solo una parte dei collaboratori storici del giornale (persone che arrivavano a scrivere anche 1500/2000 articoli all’anno…) fosse costretta a tutelarsi in altra sede, e in quella sede vedesse rinosciute le proprie ragioni, il piano di risparmi fin qui architettato verrebbe di fatto annullato. Il buon senso dovrebbe dunque portare tutti a valutare meglio la complessa questione.