L'assise dei giornalisti torna, oggi, sul cronista indagato per la vicenda Claps

Caso Amendolara: se ne parla al Congresso

Fabio Amendolara

BERGAMO – E’ ancora polemica attorno ai provvedimenti disposti,  lo scorso 8 gennaio, dalla Procura di Salerno ai danni della redazione di Potenza della Gazzetta del Mezzogiorno e, in particolare, del cronista di giudiziaria, Fabio Amendolara, indagato per violazione del segreto d’ufficio per la pubblicazione di notizie inerenti l’omicidio di Elisa Claps (la giovane potentina uccisa barbaramente il 12 settembre 1993)  e le ricostruzioni fatte dagli investigatori sulla personalità di Danilo Restivo, al momento unico sospettato dell’omicidio.
Su quello che è, oramai, diventato un caso nel caso, la perquisizione, cioè, della redazione del quotidiano, dell’auto e della casa di Amendolara, torneranno, oggi, a discutere i giornalisti riuniti in assise a Bergamo.
Per iniziativa della delegazione lucana al Congresso nazionale della Federazione della Stampa, dunque, si tornerà ad affrontare la questione sulla quale, già a poche ore dall’attuazione del provvedimento disposto dai magistrati, Fnsi e Assostampa lucana, Ordine nazionale e Ordine regionale dei giornalisti della Basilicata hanno già espresso «sconcerto e preoccupazione».
Intanto, su Fabio Amendolara, pende anche l’accusa (diffamazione aggravata) di un’altra Procura, quella di Cosenza:il gip cosentino ha, infatti, rinviato a giudizio Paride Leporace, direttore del Quotidiano della Basilicata, e lo stesso Amendolara, che oggi, come si sa, lavora per la Gazzetta del Mezzogiorno.
I due giornalisti dovranno difendersi (il processo è fissato per il prossimo 30 maggio) dalle accuse di diffamazione ai danni di Vincenzo Tufano, all’epoca dei fatti – l’articolo incriminato risale al 31 gennaio 2008 – procuratore generale di Potenza.
Amendolara, appresa la notizia, ha ribadito di non aver “mai firmato quell’articolo” e di avere “piena fiducia nei magistrati”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *