CONGRESSO FNSI - Iacopino annuncia procedimenti disciplinari per i direttori-sfruttatori

Enzo iacopino, presidente dell’Odg
BERGAMO – In apertura del suo intervento Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine dei Giornalisti, ha letto una mail ricevuta da un collega di Vimercate nella quale vengono descritte, nell’ordine, tutte le mansioni che un giornalista deve compiere per redigere 1000 articoli per una rivista on line dietro il compenso di 500 euro.
“0,50 centesimi ad articolo. Siamo sicuri che a carico dei direttori di queste realtà non si possano aprire procedimenti disciplinari? Molti di questi colleghi, che sono migliaia – ha continuato Iacopino – non hanno voce. Non perché la Fnsi non sia disposta a difenderli, ma perché non hanno neanche i soldi per potersi iscrivere al sindacato o pagare la quota dell’Ordine”.
Il presidente Iacopino si è anche espresso su quanto detto ieri da De Benedetti durante il congresso. L’editore del gruppo L’Espresso aveva sostenuto che con l’incremento del numero di piattaforme web i giornalisti avrebbero avuto più visibilità e, dunque, non era necessario pretendere un aumento di retribuzione.
“Io sono d’accordo con l’ingegner De Benedetti, ad un patto: ci faccia partecipare ai considerevoli utili delle imprese collaterali che riescono a trarre vantaggi economici significativi grazie al lusso dei mezzi che ha il settore dell’informazione”.
Iacopino ha anche ricordato le parole pronunciate ieri da Giulio Anselmi, il presidente dell’Ansa: “Sono d’accordo con lui sul fatto che non tutti i giornalisti sono uguali. È vero – ha chiarito il presidente dell’Ordine – ma molti non hanno la possibilità di dimostrare la loro bravura. Perché a 0,50 euro a pezzo non lo puoi fare, diventi una catena di montaggio”.
E, in conclusione, Iacopino rivolge un appello alla Fnsi: “Lanciamo un’operazione di verità. Tra gli editori ci sono ladri di sogni. Ci sono persone che rubano la vita a centinaia di giovani. Editori che cambiano la loro sede per non pagare gli stipendi arretrati. Noi – conclude il presidente – non abbiamo il diritto di tacere davanti a tutto questo. Anche perché i ladri di sogni sono anche ladri di verità”.