Chiara Rancati
Le Monde ha invece deciso, seppure in via transitoria, di scinderle, lasciando temporaneamente a Fottorino la direzione giornalistica e affidando a Dreyfus quella amministrativa e gestionale. Il nuovo direttore, precisa la società in un comunicato, “sarà proposto nelle prime settimane del 2011, al termine di un processo messo in atto con la Società dei redattori di Le Monde”. Il deterioramento dei rapporti tra la direzione del quotidiano e i nuovi azionisti di maggioranza, la cordata composta dall’uomo d’affari Pierre Bergé, dal patron del provider Internet Free Xavier Niel e dal già citato Matthieu Pigasse, era evidente ormai da tempo.
Nei giorni scorsi, Fottorino aveva addirittura scritto una lettera a Dreyfus e ai rappresentanti dell’azionariato, denunciando atteggiamenti “percepiti come una persecuzione morale” da parte dei nuovi proprietari della testata, e accusando questi ultimi di non aver mantenuto gli impegni presi in occasione dell’ingresso nel capitale della società editrice del giornale. “Questa persecuzione che mostra il proprio viso ma non dice il proprio nome è intollerabile”, scriveva Fottorino, secondo il testo del messaggio riportato dal sito Mediapart.
“Devo concludere – aggiungeva – che lo scopo di tutto ciò sia disgustare i dirigenti al punto di spingerli a lasciare l’azienda, evitando così di dover pagare loro delle indennità di licenziamento?”. L’attenzione si sposta ora sulla ricerca di un nuovo direttore per il prestigioso quotidiano. Finora, secondo quanto riportano le indiscrezioni raccolte dai media transalpini, non sembra sia stato trovato un nome capace di raccogliere il consenso necessario, e soprattutto l’approvazione del 60% dei rappresentanti della Società dei redattori richiesta dallo statuto del giornale per ottenere la carica.