A L’Aquila i riconoscimenti della nona edizione a Cristina Mosca, Leda D’Alonzo e Maria Cattini

Consegnati i Premi Guido Polidoro

Cristina Mosca

Leda D’Alonzo

Maria Cattini

L’AQUILA – Cristina Mosca per la sezione carta stampata, Leda D’Alonzo per la sezione radiotelevisiva e Maria Cattini per la sezione on line sono le vincitrici della nona edizione del Premio Polidoro. La giuria, che ha attribuito il “Polidoro alla carriera” al giornalista Giampiero Perrotti, ha inoltre assegnato menzioni speciali ai giornalisti Pablo Dell’Osa, Sonia Paglia ed Enrico Giancarli. Cristina Mosca ha curato un servizio sulle sciagure che hanno colpito la marineria abruzzese negli ultimi 30 anni; Leda D’Alonzo ha curato un reportage televisivo sul coinvolgimento di persone disagiate nel processo produttivo, attraverso un centro artigianale; Maria Cattini ha pubblicato un servizio-intervista con il premio Nobel Dario Fo che sta allestendo un lavoro teatrale sull’Aquila.
La cerimonia di consegna dei premi, condotta dal giornalista Angelo De Nicola, si è tenuta ieri, presso l’auditorio della Carispaq, all’Aquila. La cerimonia è stata preceduta da un incontro sul tema “Giornalismo e letteratura negli anni di piombo”, con la partecipazione di Marco Alessandrini (avvocato), Giovanni Bianconi (Corriere della Sera), Primo Di Nicola (L’Espresso), Giuliano Tabacco (autore de “I libri di piombo”, edizioni Bietti), Gianluigi Simonetti (ricercatore dell’Università dell’Aquila). Nel corso della cerimonia, il presidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, ha annunciato che nel 2011, in occasione del decennale del concorso, sarà istituita una fondazione “per conferire una strutturazione più organica al premio”.
A Guido Polidoro, giornalista prima del Tempo di Chieti e poi del Messaggero, è stata già intitolata la strada del quartiere aquilano di Sant’Antonio che ospita la nuova sede dell’Ordine dei giornalisti. Sede che, nel gennaio prossimo, sarà inaugurata di tutti i presidenti degli ordini regionali, in rappresentanza dei giornalisti italiani che, con il loro contributo, hanno consentito l’acquisto.

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