
I dati dell’Osservatorio di Pavia – che per conto della Rai monitora periodicamente il pluralismo politico nei telegiornali regionali – indicano nel Lazio, per il periodo dal 30 marzo al 30 giugno scorsi, per quanto riguarda i soggetti di governo locale e regionale, il 74 per cento del tempo destinato al centro destra, il 18 per cento al centrosinistra e il 7,5 ad altri. Nello stesso periodo, guardando ai dati che prendono in considerazione gli esponenti politici senza incarichi di governo, invece, il 54 per cento del tempo è appannaggio del centrodestra, il 39 del centrosinistra e il 6,9 di altri schieramenti.
“Finito il periodo della campagna elettorale, della formazione della giunta, la politica regionale si è svolta tutta intorno alla coalizione che ha vinto le elezioni”, ha spiegato Maccari, per il quale “i calcoli squisitamente matematici non rendono giustizia alla realtà dell’informazione locale”. I dati dell’Osservatorio per il periodo 1 ottobre – 26 novembre, forniti dallo stesso Maccari e non ancora pubblicati, indicano ora un 65,8 per cento al centrodestra e 29,7 al centrosinistra per i soggetti di governo e il 13,1 per cento al centrodestra e 76 al centrosinistra per tutti gli altri esponenti che non sono sindaci o presidenti di province o regione.
Giuseppe Rossodivita (Lista Pannella-Bonino) ha ribattuto che “l’opposizione in Consiglio non è stata ferma e l’informazione politica è l’esposizione delle opinioni, non solo delle iniziative”. “Bisogna insistere su un vero equilibrio di pensiero e sensibilità, anche nella rappresentazione sociale, non episodico e non legato solo a iniziative specifiche”, ha aggiunto il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Esterino Montino.
Gianfranco Gatti (Lista Polverini) ha poi proposto di monitorare l’incidenza di ciascuna provincia sulle notizie del tg, suggerimento accolto positivamente da Maccari. La Commissione, che in mattinata aveva proseguito l’esame del Testo unico in materia di comunicazione, chiederà formalmente che le vengano trasmessi i dati dell’Osservatorio.
“Finito il periodo della campagna elettorale, della formazione della giunta, la politica regionale si è svolta tutta intorno alla coalizione che ha vinto le elezioni”, ha spiegato Maccari, per il quale “i calcoli squisitamente matematici non rendono giustizia alla realtà dell’informazione locale”. I dati dell’Osservatorio per il periodo 1 ottobre – 26 novembre, forniti dallo stesso Maccari e non ancora pubblicati, indicano ora un 65,8 per cento al centrodestra e 29,7 al centrosinistra per i soggetti di governo e il 13,1 per cento al centrodestra e 76 al centrosinistra per tutti gli altri esponenti che non sono sindaci o presidenti di province o regione.
Giuseppe Rossodivita (Lista Pannella-Bonino) ha ribattuto che “l’opposizione in Consiglio non è stata ferma e l’informazione politica è l’esposizione delle opinioni, non solo delle iniziative”. “Bisogna insistere su un vero equilibrio di pensiero e sensibilità, anche nella rappresentazione sociale, non episodico e non legato solo a iniziative specifiche”, ha aggiunto il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Esterino Montino.
Gianfranco Gatti (Lista Polverini) ha poi proposto di monitorare l’incidenza di ciascuna provincia sulle notizie del tg, suggerimento accolto positivamente da Maccari. La Commissione, che in mattinata aveva proseguito l’esame del Testo unico in materia di comunicazione, chiederà formalmente che le vengano trasmessi i dati dell’Osservatorio.