MILANO – Sono tre donne le vincitrici del Premio internazionale di giornalismo Maria Grazia Cutuli 2010: per la stampa estera la corrispondente, con base a Beirut, per il Medio Oriente di “Le Monde”, Cecile Hennion; per la stampa italiana Tiziana Prezzo, esperta di multimedialità, di SkyTg24 e per il “giornalista siciliano emergente” la free-lance Donata Calabrese di Gela (Caltanisetta) che collabora con il ”Giornale di Sicilia”, Agi e due emittenti televisive.
I riconoscimenti sono stati resi noti oggi, nella sede del Corriere della Sera a Milano, dal vicedirettore del quotidiano Barbara Stefanelli (la giuria è presieduta dal direttore Ferruccio de Bortoli), da Mario Cutuli, fratello della giornalista rimasta uccisa, il 19 novembre 2001, in un agguato in Afghanistan lungo la strada tra Jalalabad e Kabul, che è presidente della fondazione istituita a suo nome, e da Antonio Ferrari, storico inviato e corrispondente del giornale. Il vicedirettore Stefanelli ha voluto chiarire, smentendo “quanto affermato in un corso giornalistico”, che “Maria Grazia non era una free-lance, ma era assunta da due anni al Corriere della Sera e non abbandonò il convoglio quando avvenne l’attentato”. “Era una collega scelta per la sua bravura e per la sua esperienza del Medio Oriente – ha sottolineato Stefanelli – ed era nel pieno della fioritura della sua attività professionale. Aveva completa consapevolezza dei rischi che correva, non cercava scoop per farsi assumere, e tutto venne ben organizzato nei limiti di una situazione di forte instabilità. Tutto quanto dico si può verificare. Venne poi nominata inviato in omaggio al suo ricordo”.
Barbara Stefanelli: “Maria Grazia non cercava falsi scoop per farsi assumere”