
L’idea è partita dopo che la Commissione regionale lucani all’estero, al termine di una ricerca, ha accertato che tra i fondatori della società argentina vi sono Juan e Teodoro Farenga, figli di un emigrato lucano, Francesco Paolo, nato a Muro Lucano (Potenza), nel 1847.
I nomi di Juan e Teodoro sono indicati nella storia del Boca Juniors, pubblicata sul sito web ufficiale del club: erano due degli otto figli di Francesco Paolo, emigrato a Buenos Aires a 20 anni, nel 1867. Ai due lucani, il primo aprile 1905 si unirono Santiago Sana, Alfredo Scarpatti, Esteban Baglietto (quest’ultimo divenne poi il primo presidente del Boca), e proprio a casa di Juan e Teodoro si riunì per la prima volta il comitato direttivo fondatore, il 3 aprile 1905. Dopo 105 anni, il 2 maggio scorso, a Buenos Aires, è stato uno dei nipoti dei due Farenga, Juan Antonio, a ricevere un premio dalla Commissione regionale per i lucani all’estero.
L’incontro promosso dall’Ussi della Basilicata, volto a sottolineare l’impegno dei lucani nel mondo, stavolta in ambito sportivo, è in programma, alle ore 10,30 presso il Circolo del Tennis, allo Stadio Olimpico di Roma.
I nomi di Juan e Teodoro sono indicati nella storia del Boca Juniors, pubblicata sul sito web ufficiale del club: erano due degli otto figli di Francesco Paolo, emigrato a Buenos Aires a 20 anni, nel 1867. Ai due lucani, il primo aprile 1905 si unirono Santiago Sana, Alfredo Scarpatti, Esteban Baglietto (quest’ultimo divenne poi il primo presidente del Boca), e proprio a casa di Juan e Teodoro si riunì per la prima volta il comitato direttivo fondatore, il 3 aprile 1905. Dopo 105 anni, il 2 maggio scorso, a Buenos Aires, è stato uno dei nipoti dei due Farenga, Juan Antonio, a ricevere un premio dalla Commissione regionale per i lucani all’estero.
L’incontro promosso dall’Ussi della Basilicata, volto a sottolineare l’impegno dei lucani nel mondo, stavolta in ambito sportivo, è in programma, alle ore 10,30 presso il Circolo del Tennis, allo Stadio Olimpico di Roma.