
Shiva Nazar Ahar
TEHERAN – Shiva Nazar Ahari, 26 anni, la giornalista iraniana arrestata, lo scorso anno, con l’accusa di voler condurre “una guerra contro Dio”, è stata rilasciata su cauzione. Si trovava rinchiusa da nove mesi, in isolamento, nel carcere di Evin.
Il quotidiano Arman ed i giornali online Kaleme e Saham News, ricordano che era stata arrestata nel dicembre 2009 mentre si stava recando a Qom al funerale dell’ayatollah Hossein Ali Montazeri, uno dei maggiori leader del dissenso. L’accusa è di appartenere al gruppo di opposizione Mujahideen Khalq e di aver lanciato una guerra contro Dio (“Moharebeh”), reato questo che, secondo la Sharia, è punibile con la pena capitale. Per Shiva Nazar Ahari, fondatrice del Comitato dei reporter per i diritti umani, si sono mobilitati, in tutto il mondo, giornalisti ed intellettuali.
A raccogliere i 5 miliardi di rial iraniani, equivalenti a 500 mila dollari, serviti per il pagamento della cauzione sono stati, infatti, Amnesty International ed il movimento pro-Sakineh fondato da Daniel Salvatore Schiffer. Già nel 2009,
Shiva Nazar Ahari era stata arrestata e liberata sei mesi dopo, sempre dietro pagamento di una cauzione di 200 mila dollari. Ha, però, sempre negato la propria appartenenza alla Mujahideen Khalq, organizzazione terroristica attiva anche negli Stati Uniti.