Ferdinando Piccolo è l'ennesimo giornalista destinatario di messaggi intimidatori

Solito copione: proiettili e minacce

BOVALINO (Reggio Calabria) – Ferdinando Piccolo, 23 anni, studente universitario a Messina e giornalista pubblicista, ha denunciato ai carabinieri il ritrovamento di una busta contenente un messaggio intimidatorio, scritto al computer, e cinque pallottole di pistola calibro 9. Sul biglietto il seguente messaggio: “Stai attento a quello che scrivi…O sarai un morto che cammina… con la ‘ndrangheta non si scherza”.
A ritrovare la busta è stato il padre, sotto la porta del salone di barbiere che gestisce a Bovalino. Il sabato, infatti, lasciata Messina per trascorrere il fine settimana in famiglia, Ferdinando fa da aiutante al padre e collabora con la redazione della Locride de Il Quotidiano della Calabria.
Nell’esprimere piena solidarietà a Ferdinando Piccolo, il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, componente della Giunta Esecutiva della Federazione Nazionale della Stampa, auspica che venga fatta subito piena luce sull’ennesimo episodio di intimidazione nei confronti di un giornalista calabrese.

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