Il Presidente della Repubblica interviene denunciando confusione in molti commenti

“Ddl Alfano, i punti critici sono chiari”

Giorgio Napolitano

LA VALLETTA (Malta) – “I punti critici della legge sulle intercettazioni nel testo approvato dal Senato risultano chiaramente”, ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rispondendo ad una domanda dei giornalisti sulla manifestazione di protesta dei giornalisti in corso a Roma. Ha aggiunto che il Quirinale non ha il compito di formulare modifiche e che si riserva una valutazione finale nell’ambito delle prerogative proprie del Capo dello Stato.

Giorgio Napolitano ha innanzitutto motivato la scelta di rispondere dall’estero, contrariamente alle sue abitudini, ad una domanda che riguarda vicende italiane. “Lo faccio non tanto per la vicinanza di Malta all’Italia o perché fra poco farò rientro a Roma, ma per la confusione che ancora colgo in certi commenti di stampa sulla legge sulle intercettazioni. Posso in sintesi ribadire quanto segue: i punti critici della legge approvata dal Senato risultano chiaramente dal dibattito in corso e da quello che si è svolto alla Commissione Giustizia della Camera, nonché da molti commenti di studiosi, sia costituzionalisti, sia esperti della materia. E ovviamente sono gli stessi a cui si riferiscono le preoccupazioni del presidente della Repubblica. E ciò non si è mancato di sottolinearlo nei rapporti con esponenti di maggioranza e del Governo.Ma – ha concluso Napolitano – a noi non spetta indicare soluzioni da adottare e modifiche da approvare. Valuteremo obiettivamente se saranno apportate modifiche adeguate alla problematicità di quei punti messi in evidenza. Ci riserviamo la valutazione finale nell’ambito delle nostre prerogative”.

I giornalisti avevano chiesto a Napolitano di dire se c’è un allarme in Italia per la libertà di stampa e di commentare le il giudizio critico espresso ieri dal Garante della privacy, Francesco Pizzetti. “Non mi pronuncio mai – ha risposto – sulle relazioni dei garanti delle autorità indipendenti. Consiglio però di leggere accuratamente la relazione del Garante della privacy, che non mi pare che si lamenti perché si mette un po’ troppo l’accento sulla privacy, sarebbe paradossale e un parere più argomentato e complesso. Le istituzioni di garanzia non lanciano allarmi, formulano pareri e valutazioni”. (ANSA)

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