La stampa è libera: nessun risalto alla cultura del sopruso

REGGIO CALABRIA – “La solidarietà al collega Giuseppe Baldessarro, al centro dell’ennesimo episodio di intimidazione, è totale – sottolinea Carlo Parisi, segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria e componente della Giunta Esecutiva Fnsi – ed è persino scontato ribadirlo: è inammissibile che si debba continuare ad assistere, con una frequenza pressoché quotidiana, ad episodi di violenza, palese o velata da vergognose minacce, in un paese e in una stampa liberi”.

Laddove libertà significa “innanzitutto libertà di pensiero, parola e, dunque, di espressione in tutte le sue forme, – incalza Parisi – un valore che va strenuamente difeso, soprattutto alla luce dei recenti episodi”.

Non a caso già nel 2008 il Sindacato dei Giornalisti della Calabria e la Federazione nazionale della Stampa avevano richiesto un incontro urgente con il ministro dell’Interno, dopo aver sottolineato, in una lettera, “la preoccupazione dei giornalisti italiani per i continui atti di intimidazione e di violenza che si stanno manifestando, con troppa frequenza, nelle regioni del sud ed in particolare in Calabria”.

Eppure “a distanza di due anni – fa notare Parisi – stiamo ancora aspettando”.

In ogni caso, attenzione: “La solidarietà è un sentimento fisiologico in questi casi, ma non cadiamo nel tranello – è il monito del segretario del Sindacato dei Giornalisti – di regalare troppa visibilità a simili episodi, attribuendogli un significato ed un’importanza che certa cultura, improntata al sopruso e vigliacca, non merita”.

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