Lunedì 29 alle 10.30 l’inaugurazione del monumento grazie all’impegno del Rotary Club di Reggio

Ecco la Colonna San Paolo: illuminerà di fede lo Stretto

REGGIO CALABRIA – Un baluardo di storia e fede, il cui valore, per la città di Reggio Calabria e non solo, va di pari passo con l’imponenza della sua struttura. E’ la Colonna San Paolo sulla collina di Pentimele: 20 metri di marmo bianco di Carrara, per un peso di circa 25 tonnellate, spalmate su 10 rocchi sovrapposti, con un’altezza di 2 metri ciascuno ed altrettanti di diametro.
Lunedì 29 giugno, alle 10.30, l’inaugurazione del monumento, pensato e voluto nel 1961 dall’allora arcivescovo della città, mons. Giovanni Ferro, e, in tempi più recenti, dal Rotary Club di Reggio Calabria per celebrare San Paolo e il suo sbarco nella città dello Stretto (“Circumlegentes devenimus Rhegium…” leggiamo nel passo degli Atti degli Apostoli che narra, appunto, il passaggio di Paolo di Tarso in città per diffondere il credo cristiano).
Fu proprio monsignor Ferro a posare la prima pietra, nel ’61, insieme al cardinale Agostino Bea, a conclusione delle memorabili celebrazioni, volute anch’esse dall’arcivescovo di Reggio, del XIX centenario dello sbarco di San Paolo.
Nel 1992, dopo anni di silenzio attorno alla Colonna, l’impegno a proseguire nel solco segnato dal vescovo metropolita viene accolto dal Rotary Club di Reggio Calabria, su iniziativa dell’allora presidente Giuseppe Reale: è all’onorevole Reale che si deve la ripresa dei lavori il 6 febbraio 2007 (resistenze burocratiche e difficoltà geologiche, vista la maestosità dell’opera, determinarono il passaggio inerte di altri quindici anni).
Quindi i contatti con una cava di Carrara, che fece arrivare al Porto di Reggio mezzi di trasporto eccezionali, carichi dei rocchi di marmo diretti a Pentimele, e l’incarico di portare a termine l’opera allo scultore Michele Di Raco. Sino ad arrivare ai giorni nostri, che vedranno sollevarsi il velo sulla Colonna: visibile da Catona a Bocale, cioè dall’estremo nord all’estremo sud della città, l’opera intitolata a San Paolo, “illuminerà lo Stretto ai viandanti della terra e del mare” – come disse il cardinal Bea nel ’61, salutando la posa della prima pietra – a perenne testimonianza di un messaggio di fede, quella cristiana, che approdò per la prima volta in Calabria con l’ex fariseo, folgorato sulla via di Damasco.
Ad inaugurare la Colonna accanto al professor Reale, responsabile del Coordinamento, sarà l’architetto Giuseppe Romeo Filocamo, l’attuale presidente Rotary di Reggio Calabria, mentre la benedizione del monumento, a chiusura dell’Anno paolino (oggi come nel ’61), sarà affidata a monsignor Giuseppe Bertello, nunzio apostolico in Italia, e a monsignor Vittorio Mondello, arcivescovo di Reggio.

I commenti sono chiusi.