Il deputato-giornalista insiste sulla riforma dell’Odg che il Consiglio nazionale ha sonoramente bocciato

Mazzuca ci riprova: la VII Commissione lo fermi!

Giancarlo Mazzuca

ROMA – Il deputato-giornalista, Giancarlo Mazzuca, ci riprova e annuncia che “domani la Commissione Cultura della Camera voterà e approverà in sede legislativa la proposta di legge di riforma della legge 69 del 3 febbraio 1963, quella che istituisce e regola l’Ordine dei giornalisti”.
Ex direttore del Resto del Carlino ed editorialista del Quotidiano Nazionale, Mazzuca, 63 anni, in oltre tre anni di attività parlamentare, per la prima volta risulta relatore di un progetto di legge.
In altre due occasioni, nella qualità di primo firmatario, non era andato oltre alla richiesta di istituire una giornata nazionale in memoria del conferimento del Premio Nobel per la fisica a Guglielmo Marconi ed alla restituzione delle quote per la rivalutazione dei trattamenti pensionistici non corrisposte nel 2008 e per consentire agli iscritti alla Gestione Separata dell’Inps, precedentemente iscritti ad altre forme pensionistiche obbligatorie, la prosecuzione volontaria della contribuzione. Proposte, entrambe, ancora ferme in Commissione.
Dunque, il deputato-giornalista spera di lasciare “un segno” in Parlamento facendo approvare una legge profondamente iniqua e ingiusta nei confronti della professione che gli ha consentito di diventare qualcuno.
Giancarlo Mazzuca si dice convinto che la legge di riforma dell’Ordine dei giornalisti “servirà a snellire e a modernizzare il Consiglio nazionale che, a quasi cinquant’anni dal varo, appare obsoleto, burocratizzato e costoso”, aggiungendo che “con la riduzione dei componenti del massimo organo dell’ordine e con regole più chiare per l’iscrizione delle nuove leve, riusciremo a rendere tutta la struttura più snella e moderna”.
“Ai molti addetti ai lavori che mi chiedono, in questi giorni, che senso abbia approvare la riforma quando si fa sempre più pressante la necessità di eliminare gli ordini e di liberalizzare tutte le professioni – afferma il deputato del Pdl – preciso che sono anch’io favorevole a voltare definitivamente pagina”. Poi Mazzuca si spinge arrivando ad affermare: “Mi sembra che si stia ripetendo quanto si registra per l’abolizione delle Province: tutti, a parole, la vogliono, ma nessuno la fa”. Peccato che, il 5 luglio scorso, Mazzuca sia stato tra quelli che hanno votato contro la soppressione delle Province…
“In attesa della liberalizzazione delle professioni – scrive Mazzuca in un comunicato stampa – l’Ordine dei giornalisti procede con il fiatone: ha cinquant’anni, ma ne dimostra molti di più”.
Da qui, secondo Mazzuca, la sua “piccola riforma bipartisan che viene incontro alle richieste dei giornalisti”. Ma di quali richieste parla? In quale realtà vive? Mazzuca, piuttosto, dica chiaramente di essere contro l’Ordine dei giornalisti e, per coerenza, si dimetta da esso, ma la finisca di raccontare barzellette.
Le richieste dei giornalisti sono ben altre ed un vero giornalista dovrebbe saperlo, onde evitare pericolosi scivoloni come quello che, nel maggio scorso, ha scatenato le ire di Alessandra Mussolini, che l’ha accusato di stilare “classifiche” sul lato B delle deputate. Mazzuca, nell’occasione, imbarazzato e offeso, ha negato tutto, affermando che si era trattato di un “semplice malinteso”.
Mentre continuano a pervenire, a ritmo continuo, adesioni alla nostra petizione, i parlamentari della VII Commissione Cultura della Camera hanno, finalmente, potuto leggere le proposte del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, che nulla hanno a che vedere con quanto Mazzuca sostiene la categoria voglia. Domani, quindi, evitino scelte niente affatto “richieste” dai giornalisti.
Dopo la classifica sui culi, Mazzuca farebbe, dunque, meglio a salvare la faccia anche nei confronti della professione che dice di voler rendere più “moderna”.

https://www.giornalisticalabria.it/2011/07/28/in-parlamento-non-c’e-il-documento-votato-dall’odg/

http://www.odg.it/content/il-consiglio-nazionale-invita-il-parlamento-modificare-il-progetto-di-riforma-dell’ordine-de

http://www.odg.it/files/riforma.pdf

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