Il Tar del Lazio accoglie il ricorso del Codacons ed ordina all’Agcom di esprimersi sulla diffida

Gli sms in Italia costano troppo

ROMA – Su ordine della III sezione del Tar del Lazio (presidente Bruno Amoroso, relatore Rosa Perno) si riapre l’istruttoria sui costi eccessivi degli sms in Italia. Il Tar ha, infatti, accolto un ricorso presentato dal Codacons, ordinando all’Autorità per le Comunicazioni di “esprimersi formalmente sulla diffida del Codacons”, con la quale l’associazione chiedeva all’Agcom di disporre un ribasso delle tariffe dei messaggini, al fine di uniformare i costi alla media europea.
Il Codacons da anni si batte per una diminuzione dei costi degli sms, in Italia assai più cari rispetto alla media europea (che è pari a 7,5 centesimi di euro a messaggio). La stessa Autorità per le Comunicazioni ha evidenziato, di recente, nel nostro paese uno squilibrio giuridico ed economico nel settore degli sms e forti anomalie rispetto all’Europa, specie sul fronte della concorrenza, sottolineando l’esigenza di adeguamento all’Unione Europea.
Le società telefoniche, per evitare danni maggiori, avevano presentato in fretta e furia un progetto di ribasso del prezzo degli sms da 15 a 13 eurocent. Ribasso insufficiente e contestato dal Codacons, che aveva diffidato l’Agcom a disporre una più sostanziosa diminuzione delle tariffe dei messaggini in favore degli utenti. L’Autorità però – attraverso una nota che ora il Tar ha ritenuto illegittima – rifiutò la richiesta dell’associazione.
I giudici hanno accolto la richiesta del Codacons, riaprendo l’istruttoria sui costi degli sms e ordinando all’Agcom di esprimersi in sede di Consiglio sulla diffida presentata dall’associazione, fissando in 30 giorni il termine entro cui ottemperare alla disposizione.
Il Codacons ricorda che il più alto costo degli sms in Italia rispetto alla media europea, produce una maggiore spesa a carico degli utenti italiani pari a 600 milioni di euro all’anno.

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