Forti dubbi di legittimità del sindacato sul bando per 1 coordinatore dell’Ufficio Stampa che scade il 1° agosto

Reggio Emilia: la Provincia cerca giornalista “al ribasso”

REGGIO EMILIA – “Desta perplessità l’avviso pubblico per il conferimento di un incarico professionale per coordinatore dell’Ufficio Stampa e dell’informazione interna ed esterna della Provincia di Reggio Emilia”.
Federazione Nazionale della Stampa, Assostampa e Gus dell’Emilia Romagna ritengono, infatti, che “più di un aspetto dell’avviso pare contestabile e di dubbia legittimità”.
A giudizio del sindacato dei giornalisti, intanto, il bando contiene dei requisiti di ammissione che dovrebbero, semmai, essere elementi di valutazione curriculare. Limitare l’iscrizione all’albo dei giornalisti ai soli professionisti appare in palese violazione della legge 150 del 2000 che non distingue tra le due categorie che compongono l’Ordine dei giornalisti.
Porre, poi, come elemento necessario, a pena dell’esclusione dalla partecipazione, la richiesta di avere “almeno tre anni di esperienza nello svolgimento di attività analoghe a quelle sopra indicate all’interno di uffici stampa di Enti locali” si presta a polemiche e sospetti non utili ad un sereno svolgimento di questa selezione.
“Ma la cosa che riteniamo meno opportuna – denunciano Fnsi, Aser e Gus – è l’introduzione, per la ricerca di una professionalità come quella giornalistica, della valutazione del «ribasso percentuale offerto sul complessivo lordo» di 52.000 euro lordi onnicomprensivi (quindi comprensivi degli oneri previdenziali obbligatori che il giornalista deve versare al proprio istituto di previdenza, l’Inpgi)».
Il tutto per un periodo di 11 mesi. Per l’impegno e le caratteristiche del lavoro richiesto, analogo a quello di un caporedattore, il ribasso è una evidente compressione del compenso che in questo caso – una prestazione professionale – è lo stipendio del collega.
Praticare il ribasso quando non si è in presenza di un utile d’impresa è cosa priva di senso (a parte ogni altra considerazione circa la scarsa logica del ricorso alla pratica del ribasso).
Per il sindacato dei giornalisti “è certamente apprezzabile che la valutazione del ribasso non sia prevalente nel punteggio rispetto ad altri criteri (esperienza professionale e curriculum vitae), ma resta ugualmente tutta la nostra contrarietà all’introduzione di una simile pratica nei rapporti di lavoro che riguardano i giornalisti”.
“Vi sono altri punti discutibili – ad avviso del sindacato dei giornalisti – come il fatto che dalla lettura del bando la partita Iva paia obbligatoria e che il rimborso di eventuali spese sia assolutamente insufficiente, oltre al fatto che pur trattandosi di un rapporto di incarico professionale sembra avere vincoli di presenza a cui meglio risponderebbe un rapporto di lavoro, sia pure a tempo determinato”.
Il Sindacato dei giornalisti – nelle sue varie articolazioni (Fnsi, Aser e Gus) – invita, quindi, l’Amministrazione provinciale reggiana a riconsiderare le proprie scelte. Il bando

I commenti sono chiusi.