
Enrico Costa (Pdl)

Walter Verini (Pd)
ROMA – L’estensione delle norme sulla diffamazione ai siti internet a carattere editoriale e la pubblicazione di commenti alle rettifiche. Sono i due nodi principali su cui lavorano i relatori della proposta di legge sulla diffamazione, Walter Verini (Pd) ed Enrico Costa (Pdl), insieme al governo.
Dopo l’impasse registrata ieri, con l’esecutivo pronto a dare parere contrario ad alcuni emendamenti cui invece i relatori avevano espresso parere favorevole, si starebbe arrivando a una formulazione condivisa.
Relatori e governo, che si sono riuniti questa mattina, sarebbero al lavoro per meglio definire a quali siti internet a carattere editoriale estendere le norme sulla diffamazione.
Il punto di caduta, secondo quanto si apprende, potrebbe essere quello di restringere il campo ai siti che rispondono agli adempimenti di legge sulla stampa. In ogni caso, assicurano fonti della maggioranza, non si vuol mettere nessun “bavaglio” al web, come accusano M5S e Sel. Anche considerato che resterebbero esclusi i blog.
Ieri in commissione il sottosegretario Cosimo Ferri aveva ventilato un parere negativo sulla estensione della disciplina ai siti Internet, se non si fosse precisato “esattamente cosa sia un sito avente natura editoriale”, restringendo il campo ai siti che abbiano “un direttore responsabile che possa effettuare un controllo preventivo su ciò che viene pubblicato”, in modo da “non introdurre forme di responsabilità oggettiva”. Proprio in questa direzione ci si starebbe muovendo.
Questa mattina si sarebbe dovuto iniziare a votare sugli emendamenti al testo in commissione Giustizia, per portarlo in Aula venerdì, ma la seduta fiume sul decreto Fare costringerà probabilmente a rinviare tutto ai prossimi giorni, anche considerato che, nell’esame in Assemblea, dovrebbe essere data la precedenza al decreto sugli Ecobonus, che è in scadenza. (Ansa)