
Lo sottolinea il Comitato di redazione in una nota. “Crediti non trattabili – chiarisce il sindacato interno dei giornalisti – a fronte dello sconcertante silenzio seguito alla fine di un’iniziativa editoriale dai contorni oscuri in cui l’unica cosa certa è la mortificazione delle professionalità che ora non beneficiano di alcun ammortizzatore sociale e non ricevono gli stipendi da dicembre 2011”.
“Mesi di inutile e frustrante attesa – si legge ancora nella nota – non hanno visto il prospettarsi di una soluzione che mettesse d’accordo i soci originari Mariano Pireddu, Carlo Scano e Giancarlo Muscas e i nuovi soci Giovanni Maria Bellu e Carla Itria Bellu.
Soluzione che garantisse la tutela dei più elementari diritti dei lavoratori: facile da assicurare a parole, meno coi fatti. I redattori di “Sardegna 24” si appellano dunque ancora una volta al senso di responsabilità di quanti hanno dato il via e poi tentato di portare avanti una iniziativa editoriale le cui conseguenze, dolorose, non devono finire sotto silenzio. Nell’auspicio – conclude il Cdr – che il tempo che occorre per giungere ad una soluzione, sia essa liquidazione o fallimento, non superi i mesi di vita del giornale”. (Ansa).
“Mesi di inutile e frustrante attesa – si legge ancora nella nota – non hanno visto il prospettarsi di una soluzione che mettesse d’accordo i soci originari Mariano Pireddu, Carlo Scano e Giancarlo Muscas e i nuovi soci Giovanni Maria Bellu e Carla Itria Bellu.
Soluzione che garantisse la tutela dei più elementari diritti dei lavoratori: facile da assicurare a parole, meno coi fatti. I redattori di “Sardegna 24” si appellano dunque ancora una volta al senso di responsabilità di quanti hanno dato il via e poi tentato di portare avanti una iniziativa editoriale le cui conseguenze, dolorose, non devono finire sotto silenzio. Nell’auspicio – conclude il Cdr – che il tempo che occorre per giungere ad una soluzione, sia essa liquidazione o fallimento, non superi i mesi di vita del giornale”. (Ansa).