Dono dell’Unamsi, l’associazione dei cronisti della sanità, a 4 Ong impegnate in aree dove curarsi è difficile

Giornalisti e salute: 4 mini ecografi per il Terzo Mondo

Vscan, il mini-ecografo

MILANO – Quattro mini ecografi sono stati donati dall’Unamsi, l’associazione dei giornalisti che scrivono di salute, sanità, ricerca biomedica, a quattro organizzazioni non governative impegnate in aree remote del Terzo Mondo dove l’accesso alle cure è carente e difficoltoso, e gli strumenti diagnostici moderni fanno fatica ad arrivare.
L’iniziativa, la prima del genere, è stata possibile grazie al supporto non condizionato di GE Healthcare, che ha messo a disposizione i quattro strumenti.
“L’idea è nata due anni fa alla conferenza stampa di presentazione di questo ecografo tascabile – racconta Francesco Brancati, presidente di Unamsi – quando le ridotte dimensioni e la praticità d’uso hanno suggerito a noi giornalisti il suo utilizzo migliore: laddove non è possibile portare macchinari ingombranti, dove la gente muore perchè mancano strumenti diagnostici elementari, dove 1,2 miliardi di persone vivono con meno di un dollaro al giorno”.
Alla proposta Unamsi che prevede uno studio scientifico di sei mesi sulla validità diagnostica dello strumento in un contesto critico, i dirigenti GE hanno risposto favorevolmente ed è partita la macchina che ha visto oggi protagoniste quattro fra le Onlus più famose: Apurimac, Emergency, Medici con l’Africa Cuamm, Medici Senza Frontiere.
Apurimac utilizzerà Vscan (questo il nome dell’ecografo) nelle unità mobili che percorrono i villaggi delle Ande considerati fra i più poveri del Perù. Emergency lo impiegherà nel pronto soccorso del Centro Chirurgico ai sobborghi di Freetown (Sierra Leone), nella diagnostica dell’addome acuto pediatrico da perforazione intestinale.
Medici con l’Africa Cuamm userà Vscan con l’obiettivo di aumentare l’accesso al parto assistito nell’ospedale di Wolisso (Etiopia) dove molte mamme e molti bambini muoiono perchè non hanno servizi sanitari adeguati. Medici Senza Frontiere infine porterà lo strumento ad Haiti, nel nuovo ospedale chirurgico aperto nel febbraio scorso a Port-au-Prince, dove contribuirà a migliorare l’accesso alle cure chirurgiche. (Ansa)

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