TEGUCIGALPA (Honduras) – E’ stato ritrovato, purtroppo, morto Alfredo Villatoro Rivera, il noto giornalista della radio honduregna Hrn, sequestrato il 9 maggio scorso mentre stava andando al lavoro.
Il cadavere del giornalista, 47 anni, responsabile del notiziario del mattino all’interno dell’emittente, una delle più importanti del Paese, era vestito con un’uniforme della polizia nazionale e un foulard rosso sulla testa. Simboli della protesta, secondo la polizia e i media locali, delle organizzazioni criminali contro le istituzioni che hanno avviato un processo di depurazione nelle stesse forze dell’ordine, dopo il coinvolgimento di agenti ed ufficiali in crimini come il traffico di droga, rapine e furti di auto.
Il corpo del radiocronista è stato ritrovato sul bordo di una strada. Ucciso con due colpi di pistola alla testa.
Villatoro aveva già denunciato di essere stato oggetto di minacce di morte e, secondo una prima ricostruzione, sarebbe stato prelevato di forza dalla sua auto da sei giovani, presunti membri di una gang di strada.
Un rapimento, quello di Villatoro, avvenuto 48 ore dopo l’omicidio del reporter Erick Alejandro Martinez Avila, 32 anni, addetto stampa dell’associazione Kukulcan, un’organizzazione di lotta alla discriminazione.
Per il sequestro di Villatoro era stato fermato un ex vice-ispettore di polizia, allontanato dal suo incarico nel settembre 2011 per presunti collegamenti con una banda criminale che si dedicava ad estorsioni e sequestri. Rilasciato, però, dopo l’interrogatorio.
Secondo il sindacato dei Giornalisti dell’Honduras tra il 2007 ed i primi cinque mesi di quest’anno nel Paese centroamericano sono stati uccisi 23 giornalisti.