Fnsi e Aser solidali con i colleghi che “hanno esercitato solamente il loro sacrosanto diritto-dovere di informare”

Caso Aldrovandi: a processo i cronisti de “la Nuova Ferrara”

Federico Aldrovandi

FERRARA – La Fnsi, il Consiglio Direttivo dell’Aser, l’Associazione Stampa dell’Emilia-Romagna, e l’Associazione Stampa Ferrara esprimono piena e convinta solidarietà ai colleghi de “la Nuova Ferrara” accusati di aver diffamato il pm Mariaemanuela Guerra. Causa scatenante sono gli articoli, apparsi sul quotidiano ferrarese, che i giornalisti imputati, tra cui il direttore Paolo Boldrini, hanno realizzato, riportando puntualmente quanto è accaduto nel corso dell’inchiesta e poi del processo sul caso di Federico Aldrovandi, il ragazzo 18enne morto il 25 settembre 2005 per le percosse di quattro agenti condannati in secondo grado per “eccesso colposo in omicidio colposo”.
La pm Guerra ha anche deciso di costituirsi parte civile al processo (il 1 marzo a Mantova la prima udienza di questo primo procedimento di natura penale, che vede imputata anche la madre del ragazzo, Patrizia Moretti, a cui parteciperanno anche Serena Bersani, presidente Aser, e Camillo Galba, Giunta Fnsi) chiedendo un risarcimento di 300mila euro, ai quali va sommata la cifra di 1,5 milioni chiesta come risarcimento dalla stessa Guerra in un secondo procedimento in sede civile, che si terrà il 21 marzo ad Ancona.
Il rinvio a giudizio dei cronisti del quotidiano ferrarese rappresenta un palese attacco alla libertà d’informazione in quanto i giornalisti de “la Nuova Ferrara” hanno esercitato solamente il loro sacrosanto diritto-dovere di informare l’opinione pubblica, riportando tra l’altro le dichiarazioni rese in aula durante il processo che ha portato alla condanna dei quattro poliziotti coinvolti.
L’Aser e l’Associazione stampa Ferrara ribadiscono di avere piena fiducia nella magistratura e di essere certi che il procedimento a carico dei giornalisti chiarirà che l’unica responsabilità che hanno avuto i colleghi è quella di avere svolto bene il proprio lavoro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *