Una mostra al Politeama di Catanzaro per ricordare un grande calabrese: maestro del cinema e penna de “l’Unità”

La Calabria omaggia Raf Vallone, attore e giornalista

Raf Vallone in “Riso amaro” nel 1949

CATANZARO – Forse sono in pochi a ricordarselo, perché la fama d’attore di prima categoria ne offuscò, negli anni, ogni altro merito, ma Raf Vallone, calabrese di Tropea, era anche giornalista. E, come tale, fu redattore capo delle pagine culturali de “l’Unità”, senza, però, mai iscriversi al Pci, come raccontò lui stesso in un’intervista, per le sue posizioni di critica allo stalinismo. Non è tutto: il giornalista Vallone fu anche critico cinematografico per “La Stampa”.
Poi, è storia, il lavoro e il successo cinematografico ne assorbirono ogni energia e Raf Vallone (Tropea 17 febbraio 1916, Roma 31 ottobre 2002) fece sognare il mondo con i suoi film. Diretto da registi del calibro di Giuseppe De Sanctis, il suo pigmalione (lo volle in “Riso amaro” nel ’49), Pietro Germi, Dino Risi, Alberto Lattuada e Marcel Carnè, che ne decretò la notorietà senza confini, facendolo recitare, nel ’53,  in “Teresa Raquin” accanto a Simone Signoret, seppe diventare un personaggio leggendario.
A quest’artista straordinario, innamorato della sua terra d’origine, Catanzaro dedica una mostra, curata da Antonio Panzarella, ed ospitata, sino al 31 gennaio, nei locali del Teatro Politeama. Un omaggio ad un grande del cinema e ad un calabrese nobile, perché orgoglioso di esserlo. Non a caso le sue ceneri, per sua espressa volontà, furono portate a Tropea, dopo la morte, avvenuta a Roma.
Oltre settanta i pannelli fotografici in esposizione e che ripercorrono, in sequenza, la memorabile carriera dell’attore: scatti rubati da pellicole che hanno fatto la storia del cinema, da “Riso amaro”, a “Il cammino della speranza” e “La ciociara”, solo per citarne alcuni.
“Il 2012 segna i dieci anni dalla sua morte – fa notare Sergio Dragone, capo Ufficio stampa del Comune di Catanzaro – e speriamo che questa iniziativa sia da stimolo per rendere il giusto omaggio ad un figlio della nostra terra. Un uomo di grande cultura, che è riduttivo considerare ‘solo’ un grande attore. Raf Vallone è stato un  giornalista, calciatore in gioventù, ha saputo eccellere in qualunque campo si sia impegnato”.

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