
“All’indomani di un accordo – afferma il Cdr – firmato in Regione e in una fase di incertezza sul mantenimento dei contributi statali, Editoriale Bologna non rispetta gli impegni presi davanti all’assessore alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli e non paga i propri lavoratori”.
“O meglio – aggiunge il Cdr – in una logica di figli e figliastri, mentre agli altri dipendenti delle società del gruppo Spallanzani le spettanze economiche vengono riconosciute per intero, ha comunicato all’ultimo minuto, bypassando il Cdr, che le tredicesime verranno pagate solo in parte. Per il resto occorrerà attendere il prossimo 12 gennaio”.
“O meglio – aggiunge il Cdr – in una logica di figli e figliastri, mentre agli altri dipendenti delle società del gruppo Spallanzani le spettanze economiche vengono riconosciute per intero, ha comunicato all’ultimo minuto, bypassando il Cdr, che le tredicesime verranno pagate solo in parte. Per il resto occorrerà attendere il prossimo 12 gennaio”.
Insomma, “un film già visto tante volte e le cui repliche i lavoratori, sottoposti a un regime di contratti di solidarietà da anni, non hanno più intenzione di accettare. Ecco perchè, se le spettanze non verranno assolte nei tempi e nei modi previsti dalla legge, si riservano di mettere in campo ogni azione che riterranno opportuna”.