Anno record per il gruppo editoriale che chiude con un utile del 20% di profitti in più

Myself, “Vincere in edicola si può”

MILANO – Il 2011 si chiude in positivo per Condé Nast Italia, con un 20% in più di profitti ante-imposte, di cui il 10%, miglior risultato finora raggiunto, deriva dalle attività digitali.
L’anno in corso determina un record complessivo anche per i 21 paesi in cui è presente Condé Nast International, facendo registrare un 30% in più di profitto rispetto al 2008, l’anno che finora era andato meglio.
L’ha annunciato oggi Giampaolo Grandi, presidente del gruppo editoriale, durante un incontro al Circolo della stampa di Milano dal titolo “Vincere in edicola si può: il caso Myself”.
Il successo più recente di Condé Nast, per l’Italia, è infatti quello del nuovo mensile femminile Myself che ha debuttato il 25 ottobre, vendendo 322mila copie. Per il secondo numero, attualmente in edicola, la previsione si aggira sulle 280mila copie, ben al di sopra delle aspettative.
“E’ presto per parlare di successo, ma abbiamo capito – ha detto Grandi – che mai come oggi c’é bisogno di comunicazione. Il nostro target interno era raggiungere le 200mila copie, ma questi numeri inaspettati ci hanno mostrato che c’era ancora un grande spazio in edicola e che si può attirare l’attenzione dialogando, con semplicità, con le lettrici”.
La crisi dell’editoria, ha spiegato Grandi, si sconfigge “con la qualità, perché viviamo una fase di profondo cambiamento, ma non si può risolvere tutto con Twitter, con i “like” e “dislike”.
Secondo Fedele Usai, senior vice president advertising and branded solutions di Condé Nast, “il tempo in cui un giornale parla e i lettori ascoltano è finito. Bisogna dialogare e Myself ha l’autorevolezza della porta accanto”. (Ansa).

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