
Il presidio dei lavoratori di “Liberazione” davanti alla sede Fnsi
ROMA – “Mancano ancora risposte concrete alla lettera del Presidente della Repubblica che raccomandava al precedente governo i correttivi necessari al ripristino del fondo per la stampa cooperativa, di idee e di partito”: per questo i lavoratori di Liberazione, “il cui editore ha annunciato la sospensione delle pubblicazione dal 31 dicembre proprio per l’assenza di fondi”, hanno presidiato piazza del Quirinale mentre si svolgeva la tradizionale cerimonia dello scambio di auguri.
Un gruppo di redattori e poligrafici di Liberazione aveva atteso, davanti alla sede della Fnsi, il sottosegretario all’editoria Carlo Malinconico e il ministro del Welfare, Elsa Fornero, intervenuti alla celebrazione del centesimo anniversario del primo contratto collettivo di lavoro giornalistico.
Ai rappresentanti del governo hanno consegnato una lettera aperta per sensibilizzarli a una vertenza “che sarà la prima di una lunga lista – affermano – se non verranno sbloccati i fondi e concretizzate le promesse di riforma del settore”.
I lavoratori di Liberazione esprimono anche “soddisfazione e apprezzamento per la rapida risposta del sottosegretario Malinconico” che ha assicurato di volerli incontrare.
Il sottosegretario Malinconico, infatti, incontrerà i giornalisti del quotidiano che sospenderà “in via cautelativa” le pubblicazioni dal primo gennaio dopo i tagli al finanziamento pubblico ai giornali cooperativi, di partito e di idee.
“Noi al buio, voi in silenzio”, “Senza voce noi e voi”, “Non siamo carta straccia”: queste le scritte sui cartelli branditi dai giornalisti di Liberazione, riuniti sotto la sede della Federazione della stampa, che hanno consegnato a Malinconico una lettera aperta con la richiesta di un incontro in tempi rapidi.
“Sappiamo perfettamente – si legge nel testo – di essere una goccia nell’oceano della crisi. Ma sappiamo che intervenire subito per salvare la nostra e le altre testate, i nostri e tutti i posti di lavoro oggi minacciati, è ancora possibile. È però una questione di giorni, anzi di ore”.
Una protesta “che mi colpisce molto”, ha commentato Malinconico. “I giornalisti di Liberazione mi hanno chiesto un incontro e certamente lo farò”, ha assicurato il sottosegretario, ricordando che un emendamento al testo del decreto “salva-Italia” affida al cosiddetto “fondo Letta” la possibilità di intervenire a sostegno dell’editoria per affrontare il 2012. (Ansa).