Il Cdr ritiene “gravissima e inaccettabile” la comunicazione dell’azienda su pagamento di stipendi e tredicesime

Giornalisti de “l’Unità” oggi in sciopero

Renato Soru

ROMA – Il Comitato di redazione de l’Unità ritiene “gravissima e inaccettabile” la comunicazione avuta dall’azienda riguardo le incertezze sul pagamento della tredicesima mensilità e dello stipendio di dicembre.
“Pur consapevoli di una situazione finanziaria di estrema difficoltà – afferma il Cdr – non è pensabile che si vadano ulteriormente a colpire i diritti dei lavoratori che già hanno dovuto sopportare due anni di stato di crisi, l’uscita di numerosi colleghi e la cassa integrazione. Sacrifici che hanno permesso a questa azienda di affrontare una difficile ristrutturazione in una situazione di perdurante latitanza dell’editore”.
In vista dell’assemblea dei soci, convocata per il 21 dicembre, il Cdr “richiama, quindi, per l’ennesima volta Renato Soru alle sue responsabilità. Da troppo tempo l’editore ha abbandonato il giornale al suo destino, scaricando su altri soggetti il compito di sostenere l’Unità di cui è a tutt’oggi azionista di maggioranza. E’ inaccettabile”.
Il Cdr, inoltre, rivolge un appello al governo Monti “affinché risolva in tempi rapidi la situazione di incertezza che circonda il tema del finanziamento pubblico all’editoria. Solo in questo modo, infatti, può farsi davvero garante del pluralismo dell’informazione, come richiesto più volte anche dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano”.
“Non possiamo più attendere – afferma il comitato di redazione – e il ritardo nelle decisioni, assieme all’assenza di indicazioni certe, mettono ogni giorno a rischio l’esistenza stessa di molte testate. L’Unità in primis”. Per queste ragioni il Cdr ha proclamato per oggi, giovedì 15 dicembre, il primo dei tre giorni di sciopero affidati dalla redazione e si riserva ulteriori iniziative già per la prossima settimana se non dovessero arrivare rassicurazioni o novità significative.
La Fnsi comprende le ragioni del profondo disagio ed è vicina ai colleghi de “l’Unità” e delle loro famiglie per le continue incertezze sulle prospettive dell’azienda editoriale e delle sue dichiarate difficoltà finanziarie che rendono problematico il pagamento della tredicesima mensilità e dello stipendio di dicembre, ragioni che hanno indotto il Cdr a proclamare per oggi il primo dei tre giorni di sciopero affidati dall’assemblea.
La situazione del giornale è resa ancora più pesante dalla condizione proprietaria dell’azienda, dalla quale l’editore, Renato Soru, si sta sostanzialmente disimpegnando, come risulta  anche da sue recenti improvvide dichiarazioni. Più grave ancora, sul piano delle prospettive e di programmazione del futuro, è l’incertezza che continua a pesare sui finanziamenti pubblici all’editoria che non consentono alle aziende di avere le necessarie garanzie di bilancio.
Gli impegni assunti, in questi giorni, a livello di governo – non sono ancora quantificati con certezza da nessuna parte – devono avere quanto prima seguito e dare garanzie per la stabilità delle aziende interessate. Sono in questa fase inconcepibili tagli controproducenti che, peraltro, determinerebbero importanti  costi sociali per il sistema pubblico. Nel perseguire politiche di rigore è più che mai indispensabile garantire il sostegno ai giornali veri con giornalisti veri. La Fnsi e le Associazioni regionali di stampa, interessate dalla presenza di redazioni locali de “l’Unità”, ribadiscono il loro impegno al fianco dei colleghi costretti oggi a far mancare il proprio giornale ai lettori per non dovere, domani, farlo mancare per sempre”.

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