Il croato James J. Braddock rivendica i diritti sulla storia raccontata nel primo film dell’attrice come regista

Guai per la bella Jolie: un giornalista la accusa di plagio

Angelina Jolie

NEW YORK (Stati Uniti) – Problemi legali per la prima prova da regista della superstar hollywoodiana Angelina Jolie. “In the Land of Blood and Honey” rischia di non arrivare nelle sale – l’uscita negli Stati Uniti era prevista per il 23 dicembre – a causa di una querelle accesa da un giornalista croato, James J. Braddock, circa l’originalità della storia raccontata nel film.
L’uomo avrebbe accusato l’attrice di fronte alla Corte federale di plagio, rivendicando i diritti sulla vicenda racconta dalla Jolie: la storia di una donna vittima di ripetuti stupri da parte di alcuni soldati durante la guerra in Bosnia sarebbe molto simile ad un articolo pubblicato dal giornalista nel 2007.
Nel film della Jolie la donna, di fede musulmana, subisce ripetuti stupri da parte di ufficiali e soldati, prima di diventare lei stessa un membro del quartier generale dell’esercito bosniaco.
Nella storia raccontata da Braddock “una donna, rinchiusa in un campo militare, è vittima di soprusi e violenze da parte dei membri dell’esercito, e viene costretta a servire negli uffici del quartier generale, privilegio che spetta a pochissimi prigionieri” afferma l’avvocato dell’uomo.
Il giornalista avrebbe chiesto alla GK Films, la casa produttrice della pellicola, un risarcimento milionario se l’accusa di plagio venisse confermata. (TMNews)

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