L’Assemblea dei giornalisti chiede un piano di sviluppo e un tavolo di confronto sui precari

Gravissimo attacco al cuore dell’Ansa

ROMA – I redattori dell’Ansa, riuniti in assemblea, manifestano tutta la loro preoccupazione per le insistenti indiscrezioni, pubblicate anche da diversi giornali, secondo le quali l’agenzia potrebbe subire nei prossimi mesi ulteriori riduzioni degli introiti che vengono a vario titolo dalle istituzioni nazionali.
Sarebbe questo un gravissimo colpo non solo alla maggiore agenzia di notizie del Paese, ma a tutto il sistema informativo italiano, dai quotidiani nazionali e locali, alle tv, ai siti internet.
Ancora più grave sarebbe se si decidesse di procedere a risparmi senza tenere in nessun conto la realtà del sistema informativo, colpendo l’Ansa come se fosse un’agenzia come le altre. E solo per l’incapacità di fare scelte e per interessi, spesso non comprensibili.
I redattori dell’Ansa non accettano di vedere colpita la loro agenzia senza denunciare le decisioni che in questi anni sono state prese incuranti della tenuta del sistema dei media in Italia.
Nel contempo, i vertici dell’Ansa non possono continuare a subire passivamente questi attacchi alla tenuta dell’azienda, limitandosi ad assorbire i colpi rovesciando il tutto sul corpo redazionale.
Per questo la redazione pretenderà dai vertici aziendali un piano di sviluppo industriale, come sollecitato inutilmente da tempo, che eviti di ricorrere alla fin troppo facile espulsione dei giornalisti e al progressivo ridimensionamento della presenza dell’agenzia in Italia e nel mondo.
Lo si chiede per salvaguardare l’occupazione dei giornalisti ma, soprattutto, per continuare a garantire al Paese uno strumento essenziale per il pluralismo dell’informazione e per la democrazia.
L’assemblea auspica che anche la direzione giornalistica faccia la sua parte, stando al fianco dei redattori dell’Ansa in questa non facile battaglia, con una rivisitazione del notiziario dell’agenzia che sappia bilanciare – se serve anche con coraggiose rinunce – le risorse a disposizione con le mutevoli esigenze del panorama informativo nazionale e internazionale.
L’assemblea, infine, riconosce il ruolo fondamentale dei giornalisti precari e sollecita con più forza la direzione giornalistica e la direzione aziendale ad aprire un tavolo di confronto, per dare una prospettiva a questi colleghi che sono il presente e il futuro dell’Ansa. (Ansa).

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